Un sondaggio dice che la manovra piace al 59% degli italiani, Meloni soddisfatta

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Giorgia Meloni chiude la partita sulla manovra commentando un sondaggio per Affaritaliani.it dal quale emerge che il 58,9% degli italiani approva la legge di bilancio. Un dato che accoglie con soddisfazione e che commenta laconicamente: "Ci incoraggia e ci responsabilizza ancora di più", dice dopo le pesanti tensioni che hanno scosso la sua maggioranza nell'ultimo miglio prima del sì del Senato. Il centrodestra, intanto, serra le fila e mette in evidenza le misure faticosamente decise. Con Matteo Salvini che precisa: nessun rischio di una crisi di governo, ho solo chiesto e ottenuto che non si allunghi l'età pensionabile come alcuni tecnici avevano prefigurato.


    "Abbiamo aiutato il ceto medio - esulta il vicepremier Antonio Tajani - ridotto l'Irpef e aiutato le imprese. Un modo per far crescere la nostra economia e l'anno prossimo faremo ancora di più", aggiunge mentre Maurizio Lupi, leader di Noi Moderati, parla di un aiuto concreto alle famiglie, per un valore di 3,9 miliardi di euro.


    L'attenzione di FdI si sposta, invece, sul condono: "Dopo oltre vent'anni, grazie all'impegno di Fratelli d'Italia e del governo Meloni, si compie un passo importante di giustizia e responsabilità per la riapertura dei termini della sanatoria del 2003. L'approvazione dell'ordine del giorno presentato dai parlamentari campani di Fratelli d'Italia consente finalmente di dare una risposta concreta a migliaia di cittadini che, per ragioni non dipendenti dalla loro volontà, furono esclusi da quella misura", afferma Imma Vietri.


    Tutte considerazioni che le opposizioni respingono con nettezza, a cominciare dal sondaggio commentato dalla premier.


    "Il taglio di 10 milioni di euro alla Rai inseriti in Manovra dal governo e il rilancio, da parte del Tg1, di un sondaggio commissionato da Affaritaliani.it che accredita il gradimento della manovra sono due facce della stessa strategia: indebolire il servizio pubblico e piegarlo alla propaganda", dichiarano ad esempio i parlamentari del Partito democratico componenti della commissione di Vigilanza Rai. E' "grave - insistono - che il principale telegiornale del servizio pubblico rilanci come notizia un sondaggio commissionato da una testata privata, trasformandolo in uno strumento di legittimazione politica della manovra. Il Tg1 non può diventare un megafono del governo".


    Considerazioni respinte al mittente dai componenti Fdi e Lega della vigilanza, da Maurizio Gasparri di Fi e Maurizio Lupi di Noi Moderati.


    Giuseppe Conte pone sui social "una domanda a Meloni: quando si è trattato di portare in Italia i 209 miliardi del Pnrr grazie al debito comune vi siete astenuti in Europa. Adesso che con il debito comune destiniamo 90 miliardi per continuare a sostenere l'Ucraina in guerra con la Russia, siete stati decisivi. È il sovranismo in versione Colle Oppio?" In questo quadro, l'ex premier vede "il triste teatro di una Manovra misera e ingiusta. Che non affronta il dramma della sanità pubblica, peggiora la legge Fornero aumentando l'età pensionabile, cancella 'Opzione donna', taglia sulla scuola e al 'libro delle tasse' di questi anni di pressione fiscale record aggiunge tasse su pacchi online, accise, ritenute d'acconto che aumenteranno fino all'1% sulle fatture delle imprese".

"E' evidente che il Governo sta costruendo una vera e propria cortina fumogena per distogliere l'attenzione dalla propria incapacità di affrontare la sicurezza urbana reale e, soprattutto, i grandi nodi economici e sociali", rilancia Piero De Luca, deputato e segretario regionale del Pd Campania ."Il problema vero è una legge di bilancio su cui il Governo è spaccato e in difficoltà, incapace di dare risposte ai cittadini" .Da qui l'annuncio di "una battaglia politica in Parlamento per modificare una legge di bilancio che tradisce le promesse elettorali e non risponde ai bisogni sociali ed economici degli italiani" . 
   

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