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L'amicizia delle due azzurre ex Vero Volley che ora giocano in Turchia ma per club diversi
2 dicembre - 13:58 - MILANO
Divise ma unite, anche nelle scelte di carriera. Alessia Orro e Myriam Sylla, due forze della natura che insieme fanno fuochi artificiali e si vede: campionesse olimpiche e mondiali con l'Italia, fino all'anno scorso erano insieme anche nel club, il Vero Volley. Adesso sono insieme a Istanbul ma per due squadre diverse: Fenerbahçe e Galatasaray. Il campionato turco pesca a piene mani da quello italiano per assicurarsi le giocatrici forti e può offrire cifre che per i nostri club sono difficili da eguagliare.
scelte di carriera
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La palleggiatrice sarda è stata la prima a prendere il volo scegliendo il biennale offerto dalla squadra allenata da Marcello Abbondanza. E in estate, in pieno periodo dedicato alla maglia azzurra, ha capitolato anche Myriam, che ha accettato l'offerta del Galatasaray, allenato da Massimo Barbolini. Ora sono avversarie nel campionato turco in cui il Fenerbahçe è secondo e il Galatasaray terzo. Si sono già incontrate nella sesta giornata della lega con vittoria del Fener ma solo al tie break
instagram e tik tok
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Alessia Orro e Myriam sono due dei volti più conosciuti della Nazionale che ha dominato il volley mondiale degli ultimi due anni. Compagne di stanza, compagne di squadra, condividono balletti su tik tok e interviste doppie che impazzano su youtube, a volte anche vacanze soprattutto quando Myriam va a trovare Alessia nella sua Sardegna. In estate avevano anche iniziato un appuntamento su Instagram insieme chiamato Breaking Net dove si raccontano prendendo spunto dalle tante richieste che arrivano dai tifosi. L'ultimo è di tre settimane fa dove hanno raccontato l'impatto con Istanbul fra disavventure in macchina e incontri con i gatti. E mentre le voci di mercato già mettono in allarme i tifosi turchi (il Galatasaray è al centro delle critiche per non aver preso come opposto Kate Antropova e girano voci poco rassicuranti sul contratto di Sylla) loro continuano a divertirsi anche divise da una rete
La Gazzetta dello Sport
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