L'azzurro, in campo con una vistosa benda per una botta alla testa, è decisivo nel finale con una tripla. Il georgiano trascina e con i liberi suoi e di Cordinier i bolognesi resistono al ritorno dei tedeschi
Giovanni Girolimetti
17 gennaio - 23:05 - MILANO
Il round numero 22 di Eurolega regala grandi gioie alla Virtus, che batte il Bayern 82-72: prima di stasera, solo il Panathinaikos era riuscito ad uscire vincitore dal Sap Garden in questa stagione. A guidare la Segafredo è il ritrovato Toko Shengelia, che con i suoi 20 punti rilancia la corsa – forse tardiva – delle Vu Nere verso i play-in. Ma il simbolo della vittoria è Alessandro Pajola, che nonostante una dura botta resta in campo visibilmente fasciato e nel finale centra la tripla che dà lo slancio finale ai suoi. L’ottimo duo Booker-Napier (35 punti in coppia) e i tentativi in extremis di Edwards non sono sufficienti ai tedeschi, che subiscono la quinta sconfitta in sette gare.
SORPRESA VIRTUS
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Pronti via ed ecco che cominciano i problemi per la Virtus: un paio di triple, a cui si aggiunge il contropiede facile di Booker (11 punti nel primo quarto per lui), siglano l’8-0 di parziale tedesco in avvio. La Segafredo prova a farsi spazio nell’area avversaria affidandosi a Shengelia, ma la difesa di Herbert è abile sia nel contenere il georgiano che nel limitare le traiettorie di scarico, tanto che il primo canestro bianconero arriva dopo 3’. La situazione sembra pure peggiorare con la dolorosa botta subita da Paiola, che lo costringe a lasciare momentaneamente il campo con la faccia sanguinante. Ma proprio quest’episodio innesca la reazione di nervi delle Vu Nere, che sfruttano uno stop dei padroni di casa per agganciarli e addirittura superarli sull’onda del duo Morgan-Shengelia. Nel frattempo i ritmi calano da entrambi i lati, e a risentirne maggiormente sembrano essere i tedeschi, che sciupano dall’arco ed eccedono nelle soluzioni individuali. Napier ci mette una toppa, ma la Virtus chiude comunque il primo tempo avanti 32-35 grazie alla tripla di Belinelli allo scadere. La difesa regge, ma sono le palle perse (10) a limitare l’allungo bianconero: troppe da vedere nei primi 20’ di gara.
BRIVIDO EDWARDS
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Al ritorno dagli spogliatoi la Virtus si scalda immediatamente dal perimetro con Grazulis e si attiva pure a rimbalzo offensivo, ma i tedeschi restano in scia sfruttando le disattenzioni degli uomini di Ivanovic nel coprire i tagli al ferro, fattore sul quale era stata spesa grande attenzione nella prima metà del match. Nell’ultima frazione sembra arrivare l’occasione buona per consolidare il vantaggio dalle mani di Pajola che, nonostante le vistose fasciature, si prende e segna la tripla del +12 (59-71). Ma proprio nel momento decisivo, ecco che sale in cattedra Edwards, il più pericoloso dei suoi, nonostante fosse sembrato latitante per tutta la serata. La guardia Usa guida il parziale di 10-0 che riporta a-2 il Bayern, ma alla fine la Segafredo regge grazie ai liberi provvidenziali di Shengelia e Cordinier, che chiudono definitivamente la questione: la Virtus vince alla Sap Arena 72-82.
Bayern Monaco: Booker 21, Napier 14, Giffey 11 Virtus
Bologna: Shengelia 20, Morgan 13, Cordinier 11