Serie A, chi inventa vince: ecco cosa dovrà inventarsi il nuovo allenatore della Juve

Nel campionato dove tutte le squadre hanno avuto bisogno di soluzioni innovative, Spalletti a Torino ha la chance di reinventare la squadra per risolverne i problemi come ha fatto altrove. 

C’è un filo rosso che lega le panchine della serie A. Questa serie A, che sta mostrando un equilibrio, magari un livellamento, che non ci aspettavamo. Ogni partita, anche delle big, riserva sorprese, nello svolgimento e a volte anche nel risultato. Ed è facile capire il perché. Perché un po’ tutti hanno questioni o problemi da risolvere e finora - dicevamo del filo che lega i tecnici - c’è stata una grande necessità di “inventarsi” qualcosa: Conte, tre giorni dopo la pesantissima sconfitta in Olanda, si è inventato un’ala nel ruolo di centravanti, per provare a dare un po’ più di fantasia, imprevedibilità, al suo attacco. Allegri dall’inizio della stagione si è trovato nella condizione di doversi immaginare qualcosa di diverso al centro della prima linea, con Leao che è stato investito di nuove responsabilità e soprattutto nuovi compiti. Perché è molto diverso partire dalla linea laterale rispetto a una posizione più centrale. E Gasperini? La sua fino a questo momento è stata una ricerca continua, per ovviare a dubbi e difficoltà dell’attacco. Fino ad arrivare alla soluzione di Dybala falso 9, una posizione che l’argentino nel passato non aveva dimostrato di gradire. I risultati invece hanno dato ragione al tecnico. Per non parlare di Sarri, che ha confermato quanto fossero superficiali e gratuite le critiche al suo modo rigido si interpretare il calcio. All’occorrenza, di fronte alle necessità, piuttosto di costringere calciatori in ruoli lontani dalle loro caratteristiche - per quanto tempo si è parlato di Gila mediano? - ha preferito modificare il modulo, inventando un nuovo modo di stare in campo.