Scaricato, ripreso a meno, prestato, ritrovato in casa. E ora Rugani alla Juve deve giocare...

3 ore fa 2

Doveva andare via, è rimasto per sua volontà, ora l'infortunio di Bremer apre un nuovo scenario dopo l'ultimo rinnovo con riduzione d'ingaggio

Giovanni Albanese

Collaboratore

16 ottobre - 09:57 - TORINO

Scaricato, rinnovato con riduzione d’ingaggio, mandato via in prestito, poi tornato a Torino e la volontà di restare è stata più da parte sua che di un club che sapeva già come fare a meno di lui. Quella tra Daniele Rugani e la Juve è una storia fatta di tanti tira e molla e il difensore ha staccato il biglietto per la partenza così tante volte che l’estate scorsa è passata quasi senza fare notizia. E alla fine è rimasto, per il suo ultimo anno di contratto, senza immaginare che appena due mesi dopo l’inizio del campionato potesse tornare di nuovo utile al club che stava di nuovo per salutarlo. Tutto ‘merito’ del nuovo infortunio di Bremer che ha aperto a nuovi scenari in difesa e a una conta delle alternative (di ruolo) che praticamente si ferma al centrale 31enne.

PERCHÉ RUGANI

—  

La panchina è corta, certo, e quindi ora il peso specifico di Rugani diventa maggiore. Perché conosce il gruppo e il gioco di Tudor, perché in spogliatoio è comunque una figura di riferimento e soprattutto la mancanza di offerte adeguate - ferma restando la volontà del giocatore di rimanere anche a costo di giocare poco, o molto poco - ha portato il club a fargli vivere in bianconero il suo ultimo anno di contratto. L’ultimo rinnovo lo aveva firmato riducendosi l’ingaggio: scenario che - non è da escludere - potrebbe replicarsi ancora una volta più avanti, se le parti ritenessero opportuno fare un altro tentativo d’intesa (lato giocatore ci sarebbe apertura, la società sta valutando le occasioni).

BREMER KO

—  

L’infortunio di Bremer gli apre quindi nuovi spazi in campionato quanto in Champions League. Anche perché nel frattempo Tudor insiste su Kalulu sulla fascia destra (avendo meno fiducia in Joao Mario, evidentemente) e questo diminuisce le opzioni al centro della difesa. La soluzione alternativa proposta qualche volta da inizio stagione, con Gatti in mezzo fra i tre, ha convinto meno. Per Rugani insomma c’è una nuova occasione per impreziosire ancora la sua (quasi) infinita e curiosa carriera alla Juventus.

Leggi l’intero articolo