Alla vigilia della semifinale del Six Kings Slam, Nole confessa di riconoscersi nell'azzurro: “È magro come me, colpisce forte, fa tutto benissimo sul piano strategico”
Più che una semifinale, una sfida... allo specchio. La vive così Novak Djokovic, la partita che al Six Kings Slam mette in palio un posto per la finalissima, e di conseguenza per il ricco montepremi che spetta al vincitore in terra araba. Il serbo, interpellato alla vigilia sul giocatore che maggiormente gli somiglia, non ha avuto dubbi: "Sinner, è chiaro". Ovvero colui che lo aspetta stasera, dall'altra parte della rete.
SOMIGLIANZA
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Nole non ha esitato, quando c'è stato da spiegare i motivi della somiglianza con Jannik: "È magro come me, colpisce molto forte, fa tutto benissimo sul piano strategico e riesce sempre ad essere ovunque. Mi ricorda me nei tempi migliori". Dichiarazioni che fanno scopa con diversi altri attestati di stima nel passato: Nole si rivede nell'azzurro che lo batte sistematicamente da quasi due anni. Dal quell'indimenticabile incrocio in semifinale di Coppa Davis 2023, quando Sinner salvò tre match point prima di andarsi a prendere la vittoria. I due si sono affrontati anche a Riad durante il multimilionario torneo esibizione dell'anno scorso: l'azzurro ha avuto la meglio in tre set.
ROVESCIO
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Jannik, dal canto suo, fa tesoro dei complimenti e ricambia cordialmente. In un'intervista rilasciata durante il torneo arabo, gli hanno chiesto a quali grandi giocatori ruberebbe qualcosa per costruire il tennista perfetto. E il mirino di Sinner è caduto in più di una circostanza sul serbo: "Gli prenderei il rovescio e il gioco di gambe: accelerazioni, velocità, tutto". Djokovic avrà apprezzato.