Nella settima tappa l'equipaggio col biolimpionico azzurro alla guida dà segnali incoraggianti in vista dei prossimi appuntamenti. Emirates GBR si arrende a New Zealand per il successo di tappa
Maurizio Bertera
20 luglio - 23:16 - MILANO
Da Portsmouth, sede della settima tappa del Rolex Sail GP, arrivano finalmente buone notizie per la nostra vela. Per la prima volta, Red Bull Italy si è battuta bene, chiudendo al quinto posto in classifica: a metà tappa sembrava potesse entrare nei tre migliori che hanno accesso alla finale ma non ce l’ha fatta. Però c’è la sensazione del salto di qualità atteso da tempo per l’equipaggio guidato da Ruggero Tita, due volte oro olimpico, che nell’Emirates Great Britain Sail Grand Prix era per metà italiano (la ‘quota rosa’ Maelle Frascari, Andrea Tesei, Enrico Voltolini) e per metà anglosassone (Alex Sinclair, Brad Farrand e Kyle Langford, tre volte vincitore del circuito e vincitore dell’America’s Cup 2013). L’F50 con i colori di Red Bull nelle sette prove di flotta ha collezionato due terzi posti e un secondo. Mai successo in precedenza, ora si può pensare a un buon recupero da qui alla fine del circuito mondiale.
conferme
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Quella di Portsmouth è stata l’ennesima tappa a confermare tre assunti di un circuito al massimo livello: un pubblico numeroso ed entusiasta – si parla di 20mila spettatori - che ha seguito tutte le regate da una vera e propria tribuna allestita per l’occasione; le prestazioni degli F50 anche con poco vento (basti pensare al record di 86,72 km/h nella tappa, fatto segnare da Emirates GBR in una prova di flotta) e il grande equilibrio. Prova ne sia il terzo posto finale di Switzerland, guidata dal giovane Sébastien Schneiter che ha imbarcato un oro olimpico del canottaggio, l’inglese Matt Gotrell. Sinora, era stata quasi sempre comprimaria e invece ha chiuso al terzo posto le regate di flotta, entrando nella finale dove ha mantenuto la posizione. Troppo forti i duellanti: Emirates GBR – primo al termine delle otto prove di flotta e sospinto da un mare di tifosi locali – e New Zealand, che ormai tutti chiamano ‘Black Foils’.
i vincitori
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I neozelandesi, guidati da Peter Burling – neo-acquisto di Luna Rossa anche se non potrà gareggiare nella prossima America’s Cup – non hanno sbagliato nulla ma i britannici, con skipper il forte Dylan Fletcher, hanno tenuto botta sino alla poppa conclusiva. “È stato uno dei nostri momenti migliori in SailGP - ha detto Blair Tuke, due medaglie olimpiche e da sempre braccio destro di Burling - e battere gli inglesi nelle loro acque è sempre una bella soddisfazione". Con il ritorno al successo nel circuito dopo l’apertura di Dubai, New Zealand è balzata in testa alla classifica di Sail GP con 54 punti, due in più di Bonds Fyling Roos (la barca australiana guidata Tom Slingsby) che non ha brillato a Portsmouth e tre su Spain di Diego Botin. La prossima tappa, fissata in Germania, il 16 e 17 agosto, a Sassnitz (sul Mar Baltico) promette scintille dove ci aspettiamo che Red Bull Italy risalga dall’ottava posizione attuale.