Partita a scacchi per Lookman: la strategia dell'Atalanta, "rodata" dal caso Koopmeiners

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Se l'attaccante vorrà allenarsi potrà farlo, ma a Zingonia sono pronti a una sua assenza già da lunedì

Andrea Elefante

Giornalista

2 agosto - 09:54 - MILANO

Le domande lasciate in eredità dalla giornata di ieri sono soprattutto due. Ora l’Atalanta come gestirà Lookman e le prossime puntate di quella che ha sempre più i contorni di una telenovela? E cosa accadrà se, alla fine, la trattativa per la cessione del nigeriano all’Inter dovesse tramontare definitivamente? 

E lunedì?

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Domanda numero uno. L’attualità prevede un piano non scritto per affrontare il prevedibile, e previsto, “strappo” del giocatore. La prima puntata della strategia dei suoi agenti è già andata in onda ieri, con la deatalantizzazione via social del giocatore. A questo punto nessuno a Zingonia si meraviglierà se lunedì, alla ripresa del lavoro della squadra post Lipsia, Lookman invertirà il registro tenuto, in base ad un gentleman agreement con i vertici del club, fino a ieri: mai una seduta di terapie saltata e comportamenti mai sopra le righe. Quota bassa, dunque, per una sua assenza agli allenamenti in agenda per la prossima settimana. Anche se il programma post lesione al polpaccio prevederebbe per lui un graduale rientro in gruppo, a cominciare da martedì-mercoledì. 

Dea rodata

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Dunque una posizione di attesa, e osservazione delle scelte di Lookman. Che da sempre - e gli è stato ribadito anche negli ultimi giorni - sa quali modalità avrebbero dovuto avere i contatti e la trattativa con l’Inter per arrivare all’esito che desidera. Se il nigeriano si presenterà e chiederà di allenarsi senza diventare un motivo di disturbo per il gruppo, ovviamente non gli sarà impedito; in caso contrario, il club non cambierà la sua posizione e prenderà atto: della decisione e delle possibili conseguenze a livello di normative comportamentali. E non sarebbe un’esperienza nuova: con i mal di pancia del nigeriano, le sue presenze turbolente e le sue assenze a Zingonia, ha già avuto a che fare la scorsa estate. E soprattutto è perfettamente rodata dalla vicenda Koopmeiners. L’olandese, a colpi di certificati medici, scelse di arrivare alla rottura e protrasse la sua assenza da Zingonia fino alla risoluzione della trattativa con la Juventus, verificando però nel frattempo quanto l’Atalanta sappia non sentirsi messa all’angolo da certe prese di posizione. 

Altre proposte

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Domanda numero due. Se il sogno Inter resterà tale, Lookman dovrà decidere se arrivare al 2 settembre correndo il rischio di una permanenza all’Atalanta da giocatore che ne ha “rinnegato” la maglia, oppure accettare un’altra destinazione. Soluzione che, tanto più se fosse un club estero, la Dea ha sempre considerato favorevolmente. E che alla fine il giocatore potrebbe essere costretto a digerire: gli sarebbe ricordato che l’estate scorsa, quando spingeva per andarsene sulla base di un’offerta al ribasso del Psg, spiegava che per la sua carriera era arrivato il momento di un’esperienza in un altro top campionato europeo. Ma la realtà attuale dice che finora, a Zingonia, non sono arrivati altri interessamenti o proposte concreti. E che gli uomini mercato nerazzurri, nel frattempo, sono concentrati su altre operazioni rispetto a quella che dovrebbe compensare una sua partenza. Ovvero: priorità al centravanti che bilancerà la partenza di Retegui, acquisto che fra l’altro chiarirà se l’Atalanta avrà ancora uno slot da extracomunitario libero e quanto sarà stato intaccato il suo budget. A seguire, un esterno di fascia mancino. Poi, se e quando Lookman se ne andrà, il club deciderà se e come sostituirlo.

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