Obiettivo 2028: i piani di Djokovic tra preghiere e crioterapia stile CR7

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Il serbo punta le Olimpiadi di Los Angeles e il record di più vincente di sempre. Vuole ancora competere con Sinner e Alcaraz, il piano per la longevità passa da tecnologia, flessibilità e il metodo di cui Cristiano Ronaldo è un guru

Lorenzo Topello

Collaboratore

28 novembre - 17:16 - MILANO

Quando: nel 2028. Dove: a Los Angeles. Come: avvolto nella bandiera serba. Perché: per l’ultimo capitolo di una storia leggendaria. Novak Djokovic ama le uscite a effetto e sgancia le coordinate della propria fine tennistica: alle prossime Olimpiadi, a cui arriverà da campione uscente dopo aver superato l’anno scorso Alcaraz in un braccio di ferro da brividi. Se la profezia del serbo si avverasse, si ritirerebbe a 41 anni. E avrebbe discrete possibilità di smettere da singolarista più vincente di sempre. Il fine, dopotutto, è quello. E i mezzi? Tanti e variegati: dalla tecnologia all’alimentazione, dalla mentalità alla preghiera, ecco perché Nole potrebbe seriamente giocare per altri tre anni.

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