Non serve la palestra estrema: basta un po' di esercizio per compensare gli eccessi a tavola

3 giorni fa 5

Uno studio afferma che l'attività fisica moderata riequilibra gli ormoni compromessi da una dieta scadente e riduce i sintomi che questa ha sull'umore

Eugenio Spagnuolo

2 novembre - 16:38 - MILANO

Per compensare gli eccessi alimentari non serve una vita da asceti, fatta di insalate e ore interminabili in palestra. Ma nemmeno pensare di cavarsela senza fare nulla. Un gruppo di ricercatori dell'University College Cork, in Irlanda, ha studiato gli effetti di una dieta ricca di grassi e zuccheri – quella tipica dei cibi ultraprocessati – sul cervello. E ha scoperto che un po' di attività fisica, anche moderata (ma costante), può mitigare i danni di queste abitudini alimentari. Lo studio, pubblicato su Brain Medicine, ha utilizzato topi maschi adulti esposti per 7 settimane e mezzo a una dieta standard o a una dieta da caffetteria, composta da alimenti grassi e zuccherati. Metà degli animali aveva a disposizione una ruota per correre. Così gli scienziati hanno potuto isolare gli effetti indipendenti e combinati di alimentazione e movimento fisico. 

Attività Aerobica e buon umore

—  

I risultati mostrano che praticare attività come la corsa o la camminata veloce ha un effetto simile a quello degli antidepressivi nel contesto di una dieta scadente, suggerendo che l'attività fisica può aiutare anche quando non si segue un'alimentazione sana. L'analisi del contenuto intestinale ha rivelato che la dieta da caffetteria altera il metaboloma (l'insieme di tutte le piccole molecole prodotte dall'attività metabolica del microbiota), influenzando 100 dei 175 metaboliti misurati negli animali sedentari. Ma l'esercizio ha mostrato effetti curativi, ripristinando in parte 3 metaboliti collegati alla regolazione dell'umore: l'anserina, l'indol-3-carboxilato e la desoxiinosina.

Non solo. Sul piano ormonale, la dieta da caffetteria ha visto aumentare le concentrazioni di insulina e leptina negli animali sedentari, ma anche in questo caso l'attività fisica ne ha attenuato l'effetto. E non parliamo di ore in palestra ma di una regolare attività aerobica moderata, come da indicazioni dell'OMS (almeno 150 minuti a settimana). 

Effetti di una dieta poco sana sul cervello

—  

Forse il dato più interessante riguarda la formazione di nuove cellule nervose nell'ippocampo, la regione cerebrale coinvolta in emozione e memoria. Negli animali che seguivano una dieta regolare, l'esercizio l'ha incrementata in modo significativo. Ma nei ratti alimentati con cibi grassi e zuccherati, questa spinta alla nascita di nuovi neuroni è stata impedita. In altre parole, una dieta scadente può cancellare uno dei benefici più preziosi dell'attività fisica sul cervello. Questo, secondo i ricercatori, non fa che confermare, ancora una volta, il legame tra intestino e cervello.

Leggi l’intero articolo