Napoli, in attacco ora è allarme rosso: l'ultimo gol di un centravanti risale a un mese fa

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È dalla sfida in casa col Genoa, dalla rete di Hojlund, che un attaccante o esterno non va a segno. Ma quali sono le cause?

Salvatore Malfitano

5 novembre - 13:41 - MILANO

Il tema è delicato. Lo è così tanto che Antonio Conte non ha preso benissimo la domanda sulle carenze dell'attacco del Napoli nella conferenza stampa di presentazione alla sfida con l'Eintracht. "Prima di queste due partite (Lecce e Como, ndr) si parlava della poca solidità in difesa, non abbiamo subito reti per due gare e ora si parla dell'attacco. Si cerca sempre il bicchiere mezzo vuoto nonostante tutte le difficoltà che continuiamo ad avere. È logico che servano più gol. Anguissa ha segnato di più rispetto all'anno scorso. Cerchiamo di essere seri", aveva risposto l'allenatore. Il problema è che gli azzurri hanno chiuso a secco anche la sfida in Champions League con i tedeschi. Un arido 0-0 che rischia di compromettere il percorso nel girone e che soprattutto segna un traguardo tutt'altro che positivo. 

un mese fa

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È passato esattamente un mese dall'ultimo gol realizzato da un attaccante, centravanti o esterno che sia. Bisogna risalire a sei partite fa, Napoli-Genoa del 5 ottobre. Ekhator apre le marcature, Anguissa pareggia e Hojlund toglie la formazione di Conte dai guai. C'è stata la sosta per le nazionali, dalla quale proprio il danese è tornato acciaccato e questo è stato senz'altro il fattore più incisivo nell'astinenza che si è verificata. Al rientro, gli azzurri hanno perso 1-0 col Torino e poi 6-2 col Psv; nella disfatta McTominay ha realizzato una doppietta. Il 3-1 sull'Inter è stato il trionfo del centrocampo: De Bruyne, Anguissa e lo scozzese hanno regolato i nerazzurri. "La virtù sta nel mezzo". A Lecce è stato il camerunense a risolvere l'incontro, prima dei due 0-0 con Como e Eintracht che ci portano a oggi. 

l'analisi

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Le cause sono molteplici e si basano soprattutto sulle assenze. Quella di Hojlund è la più recente, ma non va dimenticato Lukaku che non ha ancora disputato un solo minuto in stagione e dovrebbe rientrare il mese prossimo. Poi, ci sono i problemi dei presenti. L'impatto di Lucca al momento è minimo (un gol), Ambrosino non ha avuto spazio a sufficienza per essere valutato. Passando agli esterni, lo stato dell'arte sul piano realizzativo è drammatico: Politano, Lang e Neres non hanno ancora trovato il primo centro. Per quanto Conte abbia dimostrato che non servono caterve di reti per primeggiare, il digiuno comincia a essere di un certo spessore. Una situazione insostenibile, sul lungo termine.

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