Maxi multa per Gucci, Chloé e Loewe: hanno violato le norme Ue sulla concorrenza

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Le sanzioni per le aziende di moda ammontano complessivamente a oltre 157 milioni di euro

Borse Gucci (Ipa), Chloé (Afp) e Loewe (Ipa) Borse Gucci (Ipa), Chloé (Afp) e Loewe (Ipa)

14 ottobre 2025 | 14.29

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La Commissione Europea ha multato le aziende di moda Gucci, Chloé e Loewe per aver fissato i prezzi di rivendita, in violazione delle norme Ue sulla concorrenza. L'indagine della Commissione ha rivelato che le tre aziende hanno limitato la capacità dei rivenditori terzi indipendenti con cui collaborano di stabilire i propri prezzi di vendita al dettaglio, sia online che offline, per i prodotti disegnati e venduti da Gucci, Chloé e Loewe con i rispettivi marchi. Questo tipo di comportamento anticoncorrenziale, sottolinea la Commissione, aumenta i prezzi e riduce la possibilità di scelta per i consumatori. Le sanzioni, che sono state ridotte in tutti e tre i casi grazie alla collaborazione delle aziende con l'esecutivo Ue, ammontano complessivamente a oltre 157 milioni di euro.

Le aziende

Gucci, Chloé e Loewe sono aziende di moda con sede rispettivamente in Italia, Francia e Spagna. Gucci è controllata dalla multinazionale francese del lusso Kering; Chloé fa capo alla Compagnie Financière Richemont, gruppo svizzero del lusso; Loewe appartiene al colosso francese del lusso Lvmh. Tutte e tre le aziende sono attive nella progettazione, produzione e distribuzione di prodotti di alta moda, tra cui abbigliamento, pelletteria e vari accessori.

L'indagine

L'indagine della Commissione ha rivelato che queste tre aziende di moda hanno adottato una pratica definita Resale Price Mantaining (Rpm), ovvero mantenimento del prezzo di rivendita. In altre parole, hanno limitato la possibilità dei loro rivenditori, online e fisici, che sono rivenditori indipendenti, di stabilire i propri prezzi di vendita al dettaglio per quasi l'intera gamma di prodotti disegnati e venduti da Gucci, Chloé e Loewe con i rispettivi marchi, tra cui abbigliamento, pelletteria, calzature e accessori moda.

Le violazioni hanno interessato l'intero territorio dello Spazio Economico Europeo (See). In particolare, le tre aziende di moda hanno interferito con le strategie commerciali dei loro rivenditori, imponendo loro restrizioni, come l'obbligo di non discostarsi dai prezzi di vendita al dettaglio raccomandati, dai tassi di sconto massimi e da periodi specifici di vendita. In alcuni casi, e almeno temporaneamente, hanno anche vietato ai rivenditori di offrire sconti. Gucci, Chloé e Loewe si sono impegnati a far sì che i loro rivenditori applicassero gli stessi prezzi e le stesse condizioni di vendita applicate nei loro canali di vendita diretta.

Le multe

Le multe sono state ridotte dalla Commissione, per via della collaborazione fornita dalle aziende. In particolare, Gucci e Loewe hanno cooperato con la Commissione, fornendo prove con un "significativo valore aggiunto" in una fase iniziale dell'indagine.

La cooperazione di Gucci, sottolinea l'esecutivo Ue, ha rivelato una violazione delle norme Ue sulla concorrenza non ancora nota alla Commissione, mentre la cooperazione di Loewe ha consentito di estendere l'arco temporale della violazione.

Tutte e tre le aziende di moda hanno collaborato riconoscendo espressamente i fatti e le loro violazioni delle norme, cosa che ha consentito alla Commissione di concludere i casi nell'ambito della procedura di cooperazione antitrust. Nel dettaglio, la maison fiorentina è stata multata per 119,7 milioni di euro circa, con uno sconto del 50%; Chloé per 19,7 milioni (sconto del 15%); Loewe per 18 milioni (-50%).

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