(di Alessandra Magliaro)
Dall'entroterra della Sardegna al
Nobel per la letteratura 1926: è la parabola di Grazia Deledda,
unica scrittrice italiana ad aver ricevuto il prestigioso
riconoscimento. A questa figura che ancora tanto può raccontare
oggi è dedicato il film Grazia diretto da Paola Columba: "non un
biopic tradizionale - precisa subito l'autrice - ma il racconto
di formazione di una giovane donna e il suo riscatto dalla
cultura patriarcale, in una Sardegna di fine Ottocento riportata
alla luce come un antico corredo fatto a mano". E' la storia di
"una ragazza inquieta, che si sente soffocare, ma che riesce,
mettendocela tutta, a trasformare il suo sogno in un progetto di
vita. Una storia di tenacia e di coraggio, di presa di
coscienza di sé, una storia del nostro passato che parla alle
ragazze di oggi", aggiunge la regista che ha scritto Grazia con
Fabio Segatori. Il film esce in questi giorni in Sardegna
(Cagliari, Nuoro, Oristano), poi a Roma, Milano, Bologna,
Firenze, Catania, Palermo, Messina e altre città italiane,
prodotto e distribuito da Baby Films. Già autrice del premiato
documentario Femminismo!, girato un anno prima che scoppiasse il
MeToo, Paola Columba racconta gli anni giovanili di Grazia
Deledda, girando interamente il film nei luoghi in cui viveva la
scrittrice, nell'entroterra della Sardegna, dove il tempo pare
essersi fermato. Decine di costumi di fine Ottocento cuciti
sulla base del modello degli originali conservati nel Museo
delle Civiltà di Roma, oltre duemila oggetti della tradizione
contadina, un treno di fine Ottocento che ha attraversato la
Sardegna proprio per le riprese del film: tutti elementi della
cura anche filologica che si è avuta per questo progetto. La
protagonista, con una incredibile somiglianza con la scrittrice
è Barbara Pitzianti, un talento italiano formatosi all'estero,
scoperta mentre faceva teatro a Londra. Donatella Finocchiaro -
al cinema con Roberto Andò, Giuseppe Tornatore e Marco
Bellocchio - interpreta con intensità il ruolo della madre,
recitando in sardo antico dopo un solo mese di preparazione.
Galatea Ranzi - a teatro con Luca Ronconi, al cinema ne La
Grande Bellezza di Paolo Sorrentino - è la protofemminista Maria
Manca, che accolse la scrittrice nel suo salotto letterario a
Cagliari e ne intuì il futuro successo. Di Grazia Deledda si è
tornato a parlare di recente anche per l'uscita della nuova
edizione di Fior di Sardegna, il suo primo romanzo (edito da
Catartica Edizioni). Ambientato nella Nuoro del 1891, è un
romanzo d'esordio sorprendente: una storia intensa e
sentimentale che, attraverso uno stile già fortemente personale,
offre uno spaccato "verista" della Sardegna di fine Ottocento,
con un finale inaspettato e di grande forza narrativa.
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