Big Rom ne avrà ancora per un po'. Intanto manda i primi segnali del suo auspicato rientro. Vedendo anche i numeri di inizio campionato, Conte vuole ritrovare il belga e in fretta
Alessandra Vaccaro
28 ottobre - 13:29 - MILANO
È un via vai Napoli-Belgio, una tratta particolarmente affollata. Mentre Kevin De Bruyne ha già raggiunto Anversa dove, probabilmente, nelle prossime ore si sottoporrà all’intervento chirurgico per la lesione di alto grado rimediata contro l’Inter, qualcun altro sta per percorrere il percorso inverso. Sabato alle 18, Romelu Lukaku è atteso in tribuna allo stadio Diego Armando Maradona per assistere a Napoli-Como. Non solo tegole e brutte notizie per Antonio Conte, che finalmente potrà riabbracciare il suo centravanti. Sono state settimane difficili quelle vissute dall’attaccante belga. Concentrato e in forma smagliante, ha preso parte all’intera preparazione pre campionato non saltando neanche un allenamento e un’amichevole, ma l’ultima con l’Olympiacos è stata letale. La lesione del retto femorale è un infortunio pesante e fastidioso, soprattutto per un giocatore di movimento e di statura possente come lui, che impone tempi di recupero piuttosto lunghi. Romelu Lukaku ha deciso di curarsi in patria, naturalmente di comune accordo con la società che non l’ha mai perso di vista, i contatti con lo staff medico e con l’allenatore sono stati costanti e quotidiani. Mentre era in Belgio, Lukaku ha subito anche il lutto per la morte del padre Roger e il dolore per gli inconvenienti legati alla sepoltura. Ma, adesso, non vede l’ora di tornare e ha già programmato il viaggio di ritorno. “Sta lavorando come un matto per rientrare prima possibile” assicurano le persone a lui vicine. È stato in visita alla squadra nel ritiro di Eindhoven e ha assistito alla partita sfortunata contro il Psv, dalla tribuna.
la molla e il rientro di big rom
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E, forse, è stata proprio quella la molla per anticipare il ritorno. Romelu non è ancora pronto a scendere in campo, ne avrà ancora per un mese, prima di potersi mettere a disposizione di Antonio Conte. Ma dopo le sconfitte contro il Torino e il 6-2 rimediato contro il Psv, ha iniziato a sentire forte la necessità di essere vicino alla squadra in un momento delicato. Lukaku rientrerà a Napoli il prossimo weekend, dove oltre a dare il proprio sostegno morale agli azzurri, continuerà l’iter riabilitativo, che sta procedendo spedito secondo la tabella di marcia prevista. È difficile stabilire con precisione la gara in cui si potrà rivedere in campo, tutto dipenderà dalle sensazioni al primo approccio col terreno di gioco. L’infortunio del retto femorale (che Romelu ha deciso di curare senza sottoporsi ad intervento chirurgico), impone come primo step riposo assoluto. Pertanto, dopo la guarigione completa dal punto di vista clinico, Lukaku si concentrerà sul recupero del tono muscolare. Ad attenderlo per le prossime settimane, sedute di allenamento differenziato e soprattutto di forza, per recuperare quanto prima la forma fisica e atletica. Tutto è pronto per il rientro di Romelu. La squadra, l’ambiente, l’allenatore non vedono l’ora di rivederlo sparigliare le difese avversarie e di lanciare in profondità le mezzali azzurre. Al centro di critiche nello scorso avvio di stagione, Romelu Lukaku è stato la chiave di volta per la vittoria del quarto scudetto azzurro. Antonio Conte sapeva di non aver più a che fare con il centravanti ventiseienne dell’Inter e ha studiato per Big Rom un gioco più incline alle sue caratteristiche (dettate anche dall’età). Meno sprint e più intelligenza tattica, che Romelu ha interpretato alla perfezione.
i numeri dell'attacco
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Titolare in tutte le gare di serie A, nella scorsa stagione Romelu Lukaku è stato dal suo arrivo a Napoli sempre a disposizione di Conte, rendendosi protagonista di 14 gol e 6 assist, con un xg medio per partita di 0.45. I numeri rendono l’idea di quanto sia stato difficile sostituirlo. Nell’idea iniziale del Napoli, Lorenzo Lucca sarebbe dovuto essere l’alter ego naturale di Lukaku, ma ben presto l’ex Udinese ha dimostrato di non poter assicurare le stesse prestazioni, oltre ad avere caratteristiche diverse. Lucca, infatti, nelle prime due gare di campionato (contro Sassuolo e Cagliari) è stato chiamato a sostituire Big Rom, partendo da titolare, ma è stato chiaro fin da subito di non riuscire a legare il gioco come il belga. Pertanto, il Napoli è dovuto tornare sul mercato per acquistare in extremis Rasmus Hojlund dal Machester United. L’operazione da 50 milioni, chiusa in tempi record, ha dimostrato ancora una volta quanto Lukaku fosse importante nell’economia della squadra azzurra. Il presagio del ritorno di Romelu c’è stato nella gara vinta 3-1 con l’Inter. Antonio Conte ha rinunciato al centravanti puro per affidarsi a Neres nel ruolo di falso nueve. Il brasiliano ha caratteristiche fisiche e tecniche diametralmente opposte a Lukaku (è alto 15 cm in meno del belga), ma sia quando si è portato a spasso i centrali nerazzurri, sia quando ha appoggiato di prima per Anguissa (che è andato in gol), ha ricordato vagamente il lavoro in campo di Romelu nella scorsa stagione. È vero che Hojlund ha recuperato dal fastidio muscolare ed è stato convocato per Lecce, ma per l’allenatore del Napoli Romelu è sempre Romelu. Vederlo in tribuna sabato al Maradona sarebbe una boccata d’ossigeno per Conte, in un periodo di per sé particolare.








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