
17 ottobre 2025 | 17.54
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'Live music. Living films', il nuovo progetto che unisce musica, cinema e intelligenza artificiale, ha fatto tappa a Milano il 7 e 8 ottobre al Piccolo Teatro Strehler. Le due date milanesi seguono il debutto in prima internazionale del 3 settembre scorso al Teatro Malibran di Venezia, durante l’82esima Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica, e la successiva presentazione al Festival di Trieste, ospitata presso il Generali Convention Center. Ogni grande opera musicale racchiude una visione: un immaginario che il compositore e i musicisti esprimono attraverso la musica. OOVIE Studios lo porta alla luce con un Interactive AI Movie che nasce dall’interpretazione musicale, trasformandosi a ogni performance musicale dal vivo. Quello di OOVIE Studios è un approccio che trova una sua radice nel film d’animazione 'Fantasia' della Disney, il cui celebre claim 'Musica da vedere, immagini da ascoltare' rappresenta con straordinaria poesia l’essenza di questa esperienza.
In occasione delle due date milanesi, 'Live music. Living films'. ha visto la straordinaria partecipazione di Maxim Vengerov, uno dei più importanti violinisti al mondo e vincitore di un Grammy Award, il 7 ottobre, e di Marcello Miramonti, spalla de LaFil e del Maggio Musicale Fiorentino, l’8 ottobre. Entrambi accompagnati da LaFil Filarmonica di Milano, sotto la direzione di Marco Seco. Il programma comprende le Romanian Folk Dances di Béla Bartók, Tzigane di Maurice Ravel e infine la Sinfonia n. 5 di Ludwig van Beethoven. Il film che ha accompagnato le danze rumene, realizzato appositamente per questa speciale occasione, è stato curato da Eugenio Marongiu (Katsukokoiso.ai), uno dei più importanti artisti AI italiani e a livello internazionale. Il film di Ravel è invece stato realizzato da Dustin Hollywood, tra i più innovativi artisti AI a livello internazionale. La direzione artistica di entrambi i film è stata curata da OOVIE Studios.
Durante gli spettacoli, il tool di OOVIE Studios - paragonabile all’orecchio umano - ascolta e analizza la musica dal vivo tramite migliaia di parametri predefiniti, permettendo al film di interagire in tempo reale con ciò che accade sul palco e instaurando un vero e proprio dialogo con l’orchestra e con la musica stessa. Da queste interazioni e dall’interpretazione musicale, prendono forma dei film AI che scorrono sullo schermo e accompagnano l’orchestra durante le performance. Nasce così, quindi, L'Live music. Living films', uno storytelling interattivo che accompagna la musica, interagisce con essa e dà vita a percorsi narrativi sempre diversi.
“L’impiego creativo dell’intelligenza artificiale nel cinema e nelle altre forme di espressione artistica è sicuramente una delle sfide più affascinanti, per quanto ancora controverse, della contemporaneità - afferma Alberto Barbera, direttore della Mostra del Cinema di Venezia -. Per questo motivo, sin da subito mi sono incuriosito e appassionato alla proposta che vede OOVIE Studios e LaFil al centro di un progetto innovativo che unisce il cinema alla musica con modalità non solo inedite ma di grande interesse, e ricchezza di potenzialità destinate ad uno sviluppo di notevole impatto spettacolare sugli appassionati di queste discipline artistiche”.
“È vivo - commenta Riccardo Acciarino, ceo di OOVIE Studios e musicista di carriera internazionale - Un film che cambia a ogni spettacolo, come la musica da cui nasce, è un film che vive. Tecnologia e arte, insieme, generano risultati potenti sul piano culturale ed economico. In un mondo sempre più virtuale, il live e l’unicità del momento tornano ad avere un valore inestimabile”. Aggiunge Marco Seco, direttore de LaFil e COO di OOVIE Studios: "La musica, per continuare a essere viva, ha bisogno di ascoltare il presente e dialogare con esso. Con OOVIE Studios e LaFil esploriamo nuove possibilità espressive, in cui la tecnologia diventa strumento e non fine, compagna e non sostituta. Partecipare a questa trasformazione non è solo una responsabilità, è anche una straordinaria avventura creativa. È un tempo nuovo, in cui l’arte si rinnova senza perdere la propria anima”.
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