Lettera dell'Ue su Unicredit: 'Violate le norme, rischio revoca del Dpcm'

13 ore fa 3

"La Commissione è giunta alla conclusione preliminare che l'Italia ha violato l'articolo 21 del Regolamento Concentrazioni" e "si invita l'Italia a presentare le sue osservazioni in merito entro 20 giorni lavorativi dal ricevimento della presente lettera".

E' quanto si legge nella lettera inviata dalla Commissione - pubblicata da Repubblica.it e dal sito di Milano Finanza - attraverso la quale l'esecutivo Ue contesta l'uso del golden power da parte dal governo nei confronti della fusione tra Unicredit e Banco Bpm.

"Se la conclusione preliminare fosse confermata - si aggiunge - la Commissione potrebbe adottare una decisione (...) in cui le ordina di revocare senza indugio il decreto".

Secondo la lettera inviata dalla vicepresidente della Commissione con delega alla Concorrenza Teresa Ribera la violazione riguarda i paragrafi 2 e 4 dell'articolo 21 del Regolamento Concentrazioni. "L'adozione e l'entrata in vigore del Decreto, nella sua forma attuale, senza previa comunicazione alla Commissione, viola gli specifici obblighi di comunicazione e sospensione previsti da tale disposizione; il decreto, nella sua forma attuale, è contrario alle norme dell'Ue sulla libera circolazione dei capitali, alla competenza esclusiva della Bce in quanto autorità di vigilanza prudenziale ai sensi dell'articolo 127, paragrafo 6, Tfue e dell'Ssmr, nonché alla legislazione sui servizi finanziari".

Nel testo, di 56 pagine, la Commissione fa riferimento alla risposta che l'Italia ha inviato a Bruxelles l'11 giugno scorso dopo la richiesta di informazioni recapitata dalla Commissione il 26 maggio. "La risposta non individua e spiega adeguatamente il modo in cui l'operazione comporta un rischio per la sicurezza pubblica, né dimostra la compatibilità delle prescrizioni con il diritto dell'Unione", si legge nella lettera.

"In primo luogo, vi è un ragionevole dubbio sul fatto che il Decreto e gli obblighi mirino effettivamente a tutelare la pubblica sicurezza. In secondo luogo, la Commissione ritiene in via preliminare, sulla base delle informazioni attualmente disponibili, che ciascuna delle Prescrizioni contenuta nel Decreto sia incompatibile con i principi generali e le altre disposizioni del diritto dell'Ue", si legge nel testo.

Tra i punti contestati dall'Ue c'è la Prescrizione sui Prestiti e Depositi, secondo cui il decreto del governo impone a Unicredit e Bpm di non ridurre gli attuali rapporti tra prestiti e depositi in Italia per un periodo di 5 anni. "La Commissione - recita la lettera - dubita che l'acquisizione di Bpm, una banca italiana, da parte di Unicredit possa creare un reale e sufficientemente grave rischio per la sicurezza pubblica" da giustificare la Prescrizione sui Prestiti e Depositi.

La lettera, tra l'altro, si sofferma anche sull'imposizione da parte del decreto nei confronti di Unicredit di cessare tutte le attività in Russia relative a depositi, prestiti e al collocamento di fondi per i prestiti transfrontalieri entro 9 mesi dalla data del decreto. In merito la lettera annota che è solo la Bce ad avere "la competenza esclusiva per quanto riguarda la vigilanza prudenziale delle banche di importanza sistemica nella zona euro".

Pd-M5s-Più Europa: 'Giorgetti riferisca in Aula'

"Il desaparecido Giorgetti venga in Aula" su quanto "sta accadendo in relazione alla figura barbina fatta dal governo con la bocciatura del Tar (parziale) e oggi della commissione Ue sul golden power usato per ostacolare l'offerta pubblica di scabio Unicredit". Lo ha detto nell'Aula della Camera il deputato di Più Europa Benedetto Della Vedova.

Gianmauro Dell'Olio del M5s ha puntato il dito contro il "ruolo del governo nel risiko bancario", "solo per favorire alcuni privati". La richiesta è stata condivisa anche dal gruppo Pd per voce di Bruno Tabacci: "Giorgetti venga a precisare in Parlamento l'uso disinvolto del golden power su vicenda Unicredit-Bpm, che appare così strumentale da mettere il governo in una situazione di totale conflitto di interesse".

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

Leggi l’intero articolo