La Labubu alla conquista del mondo. Mentre si moltiplicano i timori che la popolare bambola cinese stia perdendo il suo appeal, Pop Mart decide di espandersi e prevede di aprire nuovi punti vendita negli Stati Uniti, dove già conta su 60 negozi. Il produttore di giocattoli cinese sbarcherà sulla Quinta Strada, la prestigiosa via dello shopping di New York, e aprirà i battenti anche a Times Square con l'obiettivo di mantenere vivo il fenomeno Labubu, smentendo così le cassandre che lo danno orami per finito.
Il successo della popolare bambola, che spopola anche fra star come Dua Lipa e Rihanna, ha consentito a Pop Mart di sperimentare quest'anno un balzo dei ricavi e della sua capitalizzazione di mercato, schizzata a 35 miliardi di dollari, più di Hasbro e Mattel insieme. Ora però - riporta il Financial Times - è sotto pressione per far proseguire il trend: i suoi titoli a Hong Kong sono calati del 40% rispetto al picco di agosto, spingendo gli investitori a chiedere un cambio di passo.
Gli analisti ritengono che il fenomeno 'Labubu' abbia ormai raggiunto il suo picco e Pop Mart - una delle poche aziende cinesi conosciute in tutto il mondo - debba scommettere su nuovi prodotti o personaggi.
Da qui la spinta a crescere all'estero, e soprattutto sul mercato americano. I ricavi di Pop Mart nelle Americhe sono saliti solo nel terzo trimestre del 1.270%, una velocità decisamente più sostenuta del +250% messo a segno dalla società nel suo intero. "Il ritmo delle aperture dei negozi è rimasto indietro rispetto all'aumento della domanda dei consumatori, soprattutto negli Stati Uniti", ha detto Lina Yan, analista di Hsbc, notando come Pop Mart ha 100 negozi a Pechino e altri 100 a Shanghai. "Se rispecchiasse la strategia adottata a Pechino e Shanghai, potrebbe aprire fino a 200 negozi in più nel paese", ha aggiunto.
A innervosire gli investitori e gli analisti sulle Labubu è stato il recente calo del loro valore di rivendita, considerato un indicatore della loro popolarità. Pop Mart le vende principalmente a 'scatola chiusa': chi le compra non sa quale personaggio specifico di una serie ha acquistato fino a dopo averle scartate. Questo favorisce acquisti ripetuti e un vivace mercato secondario, in particolare tra i collezionisti di set completi. Un calo dei prezzi sul mercato secondario fa temere che il fenomeno stia scemando dopo aver costretto Pop Mart ad aumentare quest'anno la produzione di 10 volte, fino a raggiungere i 30 milioni di bambole al mese.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA

2 ore fa
1











English (US) ·