viaggi nel pallone
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In questa puntata vi portiamo in Iraq, per una sfida a porte chiuse del campionato locale. E per l'incontro con un tifoso del Milan... particolare
Per anni è stata considerata la strada più pericolosa del mondo. Una decina di chilometri che vanno dall'aeroporto di Baghdad al centro della capitale irachena. È quella dove nel 2005 perse la vita l'agente del Sismi Nicola Calipari dopo aver liberato la giornalista Giuliana Sgrena, rapita tempo prima. E' anche quella dove 15 anni dopo è stato ucciso con un drone Qasem Soleimani, generale a capo della Forza Quds, l'unità delle Guardie della Rivoluzione iraniana. Oggi, in una nazione ampiamente sotto il controllo di Teheran, nel punto dell'esplosione sorge un memoriale. E' la prima cosa che si nota avviandosi verso la città che nell'immaginario collettivo nel secolo scorso era quella di "Mille e Una Notte", dell'Oriente misterioso, culla della civiltà, prima che l'invasione angloamericana e la conseguente guerra settaria tra sciiti e sunniti la trasformasse in teatro di morte e inimmaginabile distruzione.










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