La Formula1 come il calcio, esoneri moltiplicati

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 Stefano Domenicali, CEO of the Formula One Group, Andrea Stella, Team Principal of McLaren, Zhou Guanyu of China and Scuderia Ferrari, Lewis Hamilton of Great Britain and Scuderia Ferrari, Frederic Vasseur, Team Principal of Scuderia Ferrari, and Christian Horner, Team Principal of Oracle Red Bull Racing gather for a tribute to the late Eddie Jordan prior to the F1 Grand Prix of China at Shanghai International Circuit on March 23, 2025 in Shanghai, China. (Photo by Mark Thompson/Getty Images)

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Sono cambiate le proprietà, i risultati si vogliono subito: il team principal ha perso potere ed è diventato precario

Arianna Ravelli

26 luglio - 08:40 - MILANO

Il "team principal", fino a dieci anni fa, era colui che decideva tutto di un team di F.1, dai piloti alle assunzioni, dagli sponsor alla comunicazione. Molto di più di un allenatore di calcio (a cui veniva spesso erroneamente accostato), qualcosa di molto simile a un amministratore delegato che però scendeva anche in campo, e che poteva essere alla guida di un’organizzazione di diverse centinaia di persone (la Gestione sportiva della Ferrari, anche se adesso non si chiama più così, per dire, conta 1200 persone: una grande impresa). Ebbene, oggi è cambiato tutto. La F.1 si sta (anche se non esiste la parola) "calcistizzando", quello del team principal sta diventando un lavoro precario. 

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