Nel secondo set qualche difficoltà fisica, poi l'indicazione decisiva del coach: "Accorcia gli scambi". Ecco dove è svoltata la semifinale
Pellegrino Dell'Anno
17 agosto 2025 (modifica alle 13:20) - MILANO
Se sei il n.1, devi avere uno staff da n.1. Dal coach al preparatore atletico, ogni aspetto va curato nel minimo dettaglio. Segreti che Jannik Sinner conosce benissimo, e che ha applicato alla lettera costruendosi attorno un team di persone fidate e in gamba, capaci di dargli sempre stimoli adeguati e consigli giusti. In primis il suo coach da ormai più di 3 anni (era il febbraio 2022), Simone Vagnozzi. Che, anche nel match di semifinale contro Atmane, ha fornito la chiave di lettura decisiva a Jannik per veleggiare serenamente verso la vittoria nel secondo set.
scambi corti e aggressività
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Come nei quarti contro Auger-Aliassime, Sinner ha manifestato qualche incertezza all'inizio del secondo set. Complice il caldo, aveva un po' smarrito il dritto e stava soffrendo fisicamente, riuscendosi a salvare non senza fatica in un primo game da 14 punti. Lì, la svolta. Sinner guarda Vagnozzi, cerca qualche parola, qualche dritta. Che arriva dal coach marchigiano: "tieni i punti corti, sui primi due di risposta vai a tutta". Cioè aggredire e non lasciare tempo ad Atmane, ma soprattutto accorciare gli scambi per risparmiare energie. Una tattica che ha portato poco dopo Sinner al break e a chiudere più rapidamente del previsto. Da n.1, con freddezza e autorità. Ma grazie anche a un coach da n.1, come Vagnozzi. La cui lettura delle partite e dei momenti è tra le principali chiavi dei successi di Jannik.