L'ultimo atto terreno di Papa Francesco: la maratona tra la gente di Roma

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La cerimonia funebre avrà luogo fuori dal Vaticano, tra le vie di Roma, ricalcando il primo tratto della maratona olimpica del '60. Verso la chiesa di Santa Maria Maggiore, dove troverà una tomba bianca con incisa una sola parola

Luigi Garlando

Giornalista

26 aprile - 06:59 - MILANO

L’ultimo atto terreno di Papa Francesco riassume il senso del suo pontificato: uscire dal Vaticano e portare la Chiesa tra la gente. Questa mattina, durante la cerimonia funebre, avrà accanto i grandi della terra, 130 delegazioni di regnanti e Capi di Stato, ma poi li mollerà per raggiungere la sua ultima destinazione, la chiesa di Santa Maria Maggiore, accompagnato da migliaia di pellegrini, accalcati lungo i 6 km di strada. La sua gente. I più fragili e i giovani in cima al cuore. Francesco ha già percorso quel tratto di Roma, il 15 marzo 2020, in piena epidemia Covid. S’incamminò da solo in una città deserta per pregare a Santa Maria Maggiore, come un Papa d’altri tempi che cercava di fermare il male alle porte.

il corteo funebre

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I blitz a sorpresa oltre le mura vaticane erano un’abitudine: da un ortopedico di via del Gelsomino per un paio di scarpe, da un ottico di via del Babuino per gli occhiali, in un negozio di dischi al Pantheon. Sentiva il bisogno di immergersi nella quotidianità. La scelta di Santa Maria Maggiore è conseguente: non San Pietro, dove sono tumulati 112 Papi, ma una tomba nel cuore della città, tra la gente comune. Piazza Venezia, via del Corso… Il corteo funebre ricalcherà il primo tratto della maratona olimpica del ’60. Abebe Bikila, l’etiope che la vinse, spiegò alla fine: "Corro a piedi nudi perché sento meglio la voce della strada". San Francesco si spogliò in piazza per sentire meglio la voce di Dio, nella povertà. Per questo, oggi, al termine della sua ultima, piccola, maratona, Bergoglio troverà una tomba bianca, nuda, con scritta una sola parola: Franciscus.

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