L'ospedale di Cortina si prepara alle Olimpiadi: dalla diagnostica al primo intervento per gare più sicure

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L'ospedale di Cortina si mette al servizio di Olimpiadi e Paralimpiadi dove sono attesi quasi 4mila atleti più tutti gli staff e le delegazioni. A una cinquantina di giorni dall'inizio dell'evento su cui saranno puntati gli occhi del mondo, Gvm Care & Research - gruppo che opera nella sanità, ricerca, industria biomedicale, benessere termale e servizi alle imprese - racconta come sarà messa a disposizione del territorio di Cortina e per le Olimpiadi e Paralimpiadi invernali un'assistenza sanitaria strategica attraverso appunto il complesso ospedaliero di Cortina che oggi è composto dai padiglioni Codivilla e Putti, una struttura polispecialistica accreditata con il Servizio sanitario nazionale gestita dal 2019 dal gruppo fondato nel 1973 da Ettore Sansavini.

Le strutture dell'ospedale di Cortina

In particolare il padiglione Codivilla è al centro di un importante progetto di riqualificazione e ampliamento da parte del gruppo che punta renderlo un ospedale moderno, tecnologico e orientato anche alla prevenzione e ai percorsi di longevity. Durante i Giochi Olimpici invernali Milano-Cortina 2026, il Codivilla sarà dedicato alla famiglia olimpica e verrà gestito dalla Ulss 1 Dolomiti, rivolgendosi quindi esclusivamente agli atleti, staff e delegazioni. Al termine dei Giochi tornerà in gestione a Gvm Care & Research e a disposizione del territorio, di residenti e turisti. Il padiglione Putti, invece, pienamente operativo, ospita il Punto di primo intervento, la diagnostica per immagini, l'area di Ortopedia e traumatologia, la riabilitazione motoria e, dal 2025, una nuova sala operatoria accreditata dedicata sia alle urgenze sia agli interventi programmati (protesi, artroscopie, protocolli Fast Track). Le strategie in vista delle Olimpiadi sono state raccontate durante l'evento “La Salute in Alta Quota. Il modello ospedale Cortina verso le Olimpiadi 2026” che si è tenuto all'Hotel de la Poste a Cortina: Gvm ha condiviso con istituzioni, professionisti e comunità locale il ruolo strategico della sanità in montagna anche per i Giochi Olimpici e Paralimpici invernali 2026. All'incontro hanno partecipato i rappresentanti delle istituzioni nazionali e locali, esponenti del mondo sportivo e professionisti della salute presenti, tra cui lo stesso Ettore Sansavini, Gianluca Lorenzi, sindaco di Cortina, Stefano Longo, presidente di Fondazione Cortina, e Flavio Menardi, atleta Fisip appartenente alla squadra di para-bob.

I servizi a disposizione durante le Olimpiadi e dopo

“Il nostro modello - ha dichiarato il presidente Sansavini - racchiude in sé gli oltre 50 anni di esperienza che ci consentono di erogare prestazioni e cure specialistiche d'eccellenza in alta montagna, a Cortina. Con tecnologie e servizi d'avanguardia, l'ospedale Cortina è uno dei poli di eccellenza non solo a livello italiano, ma anche a livello internazionale, e si prepara al meglio per garantire efficienza e tempestività in occasione di un grande evento sportivo come le prossime Olimpiadi e Paralimpiadi invernali. La struttura è al servizio del territorio, dei turisti e degli sportivi tutto l'anno ed è concepita per prestare un'assistenza sanitaria strategica e di alto livello durante le gare olimpiche e oltre”. “Ringrazio Ettore Sansavini per il suo grande impegno di voler riqualificare lo storico ospedale di Cortina, il Codivilla, dando un'assistenza sanitaria durante le Olimpiadi e Paralimpiadi”, ha affermato in un videomessaggio Giovanni Malagò, presidente della Fondazione Milano Cortina 2026. “Tutto ciò - ha aggiunto - è molto importante, perché si tratta di un asset che abbiamo inserito in quelli che sono i nuovi servizi per la grande comunità delle Olimpiadi: non solo i tecnici e gli atleti, ma anche le delegazioni, i tifosi, gli stakeholder, gli sponsor, le federazioni, i dirigenti, i media, una moltitudine di persone che si sentono ancora più felici di partecipare sapendo che c'è anche l'attenzione a questa esigenza fondamentale”. Per il sindaco di Cortina “la sanità è un punto di riferimento per la collettività di Cortina, ma anche per tutto il Cadore, sia durante i Giochi Olimpici e Paralimpici, sia soprattutto nel periodo successivo”, ha precisato Lorenzi . In questi anni “molti piccoli ospedali di provincia sono stati chiusi e il rischio che accadesse anche al Codivilla era forte - ha evidenziato Longo, presidente della Fondazione Cortina - Questo partenariato pubblico-privato ha invece invertito la rotta e rappresenta, a mio avviso, una strategia virtuosa anche per il futuro”.

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