Kim Kardashian: "Grazie a mio padre sono diventata avvocata, anche in tv"

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L'imprenditrice, volto tv e attrice arriva su Disney+ il 4 novembre con la serie 'All's Fair' di Ryan Murphy

Kim Kardashian in una scena dell'episodio 2 di 'All's Fair' - (Disney Italia) Kim Kardashian in una scena dell'episodio 2 di 'All's Fair' - (Disney Italia)

03 novembre 2025 | 18.23

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"Ero sempre nell'ufficio di mio padre, curiosa di capire come funzionavano i casi. Ho avuto la fortuna di potergli parlare della mia intenzione di frequentare la facoltà di Giurisprudenza, è stato papà ad avermi influenzata. Anche se mi scoraggiava dal diventare avvocata perché sapeva quanto mi sarei stressata, ma penso che sarebbe fiero di me. Mi avrebbe aiutato per ogni esame, sarebbe stato il mio compagno di studi". Così Kim Kardashian, in collegamento da Los Angeles per presentare il legal drama 'All's Fair', parla del legame tra suo padre Rob Kardashian (morto nel 2003, conosciuto in quanto avvocato di O.J. Simpson) e il suo percorso di studi in legge, che l'ha portata a incontrare i detenuti come parte del suo impegno per la riforma del sistema giudiziario penale. Avvocata nella vita, ma anche nella nuova serie di Ryan Murphy. Da domani, 4 novembre, su Disney+ con i primi tre episodi, lo show segue un team di avvocatesse divorziste - oltre Kardashian, Naomi Watts, Niecy Nash - Betts, Teyana Taylor, Matthew Noszka , con Sarah Paulson e Glenn Close- lascia uno studio dominato dagli uomini per aprirne uno proprio di successo. Feroci, brillanti ed emotivamente complicate, affrontano separazioni rischiose, segreti scandalosi e alleanze instabili, sia in tribunale che tra di loro. In un mondo in cui i soldi parlano e l’amore è un campo di battaglia, queste donne non si limitano a partecipare al gioco, ma lo cambiano.

"Conosco bene il diritto di famiglia. Ho portato nel personaggio che interpreto - spiega Kim - la mia conoscenza e le esperienze vissute. Il nostro compito è restituire fiducia a chi sta attraversando momenti difficili". L'attrice racconta poi di aver collaborato con Laura Wasser, celebre avvocata divorzista di Hollywood, che è stata legale dei suoi genitori (Rob Kardashian e Kris Jenner) e poi dei suoi due divorzi (quello con Kris Humphries e Kanye West): "Laura ci ha raccontato tanti casi reali, da cui abbiamo preso ispirazione per le storie della serie". Lontana dai riflettori del reality ('The Kardashians', disponibile su Disney+) e dalla vita glamour che l'ha resa icona pop, la Kim di 'All’s Fair' si mostra matura, ambiziosa e autentica. "Ogni persona che mi ha ferita o sostenuta mi ha resa più forte", dice. "Non ho rimpianti, solo tanta gratitudine per dove sono arrivata". L'imprenditrice, parlando della rappresentazione di donne forti e del loro impatto sul pubblico, riflette sull'importanza di "mostrare sullo schermo figure femminile che possano essere di ispirazione per le donne che stanno cercando la loro strada", ricordando la sua esperienza personale: "Sono cresciuta in una famiglia di donne forti". A stare a casa con i bambini "erano mio nonno o il mio bisnonno".

Un sentimento condiviso anche da Sarah Paulson: "Sono cresciuta con una madre single, quindi ho potuto toccare con mano la forza, la determinazione e la tenacia incarnate in lei. Forse da bambina non ho visto molte di queste figure in televisione, ma da donna adulta ho avuto la possibilità di viverle e di farne parte. Per questo mi sento profondamente grata". Diversa è stata la situazione vissuta da Glenn Close: "Le mie nonne non hanno potuto fare quello che desideravano. Una voleva fare l'attrice, l'altra la cantante. Io sono stata la prima donna della mia famiglia ad andare all'università. Anche mia mamma (morta nel 2015, ndr), quando aveva 80 anni mi ha confidato di non aver realizzato nulla nella vita". Quindi, "essere in una situazione come quella in cui mi trovo mi rende fortunata e fiera", conclude. (di Lucrezia Leombruni)

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