Juve, nuovo attacco a Como: per Tudor tentazione 3-5-2. Yildiz unica certezza

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Il tecnico croato è alla ricerca di incisività e solidità e potrebbe riproporre lo schieramento del finale dell'ultima partita contro il Milan

Matteo Nava

Giornalista

17 ottobre 2025 (modifica alle 09:39) - MILANO

Ventidue minuti possono bastare. A metà del secondo tempo di Juventus-Milan, lo scorso 5 ottobre, Igor Tudor nota una squadra che fatica troppo, che perde campo e difende con affanno subendo la supremazia degli avversari, arrivati all'Allianz Stadium con un'indole senz'altro migliore rispetto alla Signora. Poi, con una tripla sostituzione al 68', la mossa: "Siamo passati al 3-5-2 coprendo meglio il campo - spiega lui stesso nelle interviste post-gara -, ma con due punte. Per il futuro ci penso, ma devo trovare qualcosa che vada bene a tutti. Si può provare". Se al termine di una partita complessa la Juventus è poi uscita dal suo stadio con il punto del quinto pareggio consecutivo e non con una sconfitta, in parte è responsabilità dei gol divorati da Rafael Leao nella ripresa, ma in parte è anche merito di una soluzione tattica che ha permesso alla squadra di gestire minuti di sofferenza con maggiore equilibrio e minori rischi. Ecco, nei giorni di lavoro alla Continassa che avvicinano i bianconeri alla trasferta di Como - domenica alle 12.30 -, Tudor sta considerando anche di attingere dallo scontro diretto contro il Milan e di riproporre la soluzione del 3-5-2 contro una formazione, quella di Cesc Fabregas, pronta a minacciare la Juventus con tanti talenti offensivi. 

juve, tudor passa al 3-5-2?

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Contro i rossoneri, la chiave per passare dal 3-4-2-1 al 3-5-2 era stata l'uscita dal campo di Kenan Yildiz e Francisco Conceiçao, con il turco stremato. Non sorprende, visto che finora il numero 10 juventino è sempre stato titolare sia con il club che con la propria nazionale. L'abito alternativo della Signora, però, per essere indossato non deve necessariamente escludere dai titolari il talento più luminoso di tutti. Sebbene la tripla trasferta tra Como, Real Madrid e Lazio richiederà a Tudor di dosare con precisione e cautela le energie dei pilastri della squadra, un Yildiz abituato ad adattarsi a schieramenti e tecnici diversi avrebbe il suo spazio anche senza una maglia destinata a un trequartista puro come lui. In quel 3-5-2, infatti, Kenan potrebbe agire da seconda punta, affiancare uno tra Dusan Vlahovic (leggermente in vantaggio) e Jonathan David: si muoverebbe più vicino alla porta e alleggerirebbe il centravanti da tutta l'attenzione che le difese ospiti solitamente gli riservano nel tentativo - spesso riuscito - di isolarlo dai compagni di squadra. 

la probabile formazione della juve a como

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Il ritorno alla titolarità di Vlahovic, se confermata, sarebbe poi una sorta di naturale conseguenza dei numeri stagionali. Se David è fermo a due gol di cui uno solo con la Juventus, Dusan è già a sei. In stagione il serbo è stato finora innocuo da titolare e letale dalla panchina, ma ciclicamente il tentativo di lanciarlo da subito va fatto: la sua storia realizzativa parla per lui e ora c'è bisogno che la Juventus ritrovi il gol perduto. In mediana, infine, ci sarebbe un uomo in più rispetto alla coppia titolare composta da Manuel Locatelli e Khephren Thuram: Weston McKennie a oggi partirebbe dalla panchina vista la coincidenza saltata ieri per tornare dagli Stati Uniti d'America, mentre Vasilije Adzic finora è stato sempre schierato con il contagocce se non contro l'Atalanta, dove da trequartista titolare non aveva brillato. Il principale candidato per muoversi a destra del capitano sarebbe quindi Teun Koopmeiners, libero di avanzare come suo solito per tuffarsi nello spazio tra la mediana e le punte: un po' come se fosse la via di mezzo tra il suo desiderio di partire da lontano e l'idea dell’allenatore di averlo pronto a colpire vicino alla porta. La soluzione del 3-5-2 è allo studio e solo le ultime risposte della vigilia scacceranno i dubbi dalla testa di Tudor: se l'allenatore imboccherà la strada tracciata contro il Milan, lo farà per conciliare la necessità di coprirsi contro Nico Paz e compagni con l'importanza di non lasciare solo il centravanti. Con la speranza di iniziare bene il tour negli stadi lungo otto giorni. C'è il destino della stagione da determinare: meglio non sbagliare.

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