Juve, allarme gol: Openda e David a secco da oltre 1000 minuti. Nemmeno la nazionale li risveglia

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Il belga non segna dall'11 aprile, il canadese dal 5 settembre. Ma, con Vlahovic in dubbio per la gara contro la Fiorentina, Spalletti avrebbe bisogno di loro

19 novembre - 11:53 - MILANO

Niente da fare, un'altra notte in bianco. Neanche le ultime sfide delle rispettive nazionali hanno contribuito a sbloccare due dei tre centravanti della Juve: Lois Openda e Jonathan David. Il primo, tra l'altro, è a secco da sette mesi, mentre il secondo non festeggia dallo scorso settembre. Non un grande segnale, dunque, per Spalletti, che punta sul recupero di Vlahovic per la trasferta di sabato al "Franchi", ma ha la necessità di ritrovare pure gli altri due "nove" se vuol dare la svolta alla stagione juventina.

juve, il digiuno di openda

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L'ex attaccante del Lipsia, arrivato nell'ultimo giorno del mercato estivo in prestito con obbligo di riscatto condizionato per poco meno di 44 milioni, è il caso più grave. Nelle sfide del Belgio contro Kazakistan e Liechtenstein è sempre subentrato (rispettivamente al 71' e al 61') e, in quasi un'ora di gioco, non è riuscito a trovare la rete nonostante avversari che ne hanno concesse complessivamente 8 alla nazionale di Rudi Garcia. Per rivedere l'ultima esultanza di Openda dobbiamo tornare addirittura all'11 aprile scorso, alla Volkswagen Arena di Wolsfburg, quando vestiva ancora la maglia del Lipsia. Da quel momento sono trascorsi 222 giorni, ma il belga classe 2000 non è più riuscito a sbloccarsi. Un'astinenza che ha ormai sfondato il muro dei 1000 minuti: 1032' per la precisione, composti da 369' nel finale della scorsa stagione con la maglia dei tedeschi, 148' con la casacca della nazionale e 515' in quest'annata, divisa tra Bundesliga e Juve.

in gol... l'altro david

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Se Lois piange, Jonathan non ride. Il canadese David, arrivato a parametro zero per una commissione da 12,5 milioni, ma con un carico di 109 gol in 232 partite nei 5 anni al Lilla, si è praticamente bloccato a settembre. Dopo il promettente esordio in bianconero con gol contro il Parma e il bis con la nazionale nell'amichevole contro la Romania, datata 5 settembre, "Iceman" (com'era soprannominato in Francia) non si è più ripetuto: 5 gare e 473' di digiuno con il Canada, 546' con la Juve. Anche la sua astinenza ha già sfondato il muro dei 1000 minuti. Con la beffa che l'omonimo Promise (attaccante dell'Union Saint Gilloise, subentratogli al 75') ci ha messo appena 7 giri d'orologio per siglare la rete del 2-2 finale contro il Venezuela. 

La Gazzetta dello Sport

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