José picchiava così bene che la boxe imparò a raccontarla

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Da Ponce alle pagine di New York, la storia di un uomo che, forgiato dal maestro Cus D'Amato, trasformò i suoi pugni in linguaggio

Paolo Marcacci

29 ottobre - 12:59 - MILANO

Un significato deve pur esserci, nella storia di quelli che chiudono il cerchio della vita laddove tutto, per loro, era cominciato. Probabilmente il senso sta nel non essersi mai smarriti, pur essendo diventati tanto altro, in più, rispetto a ciò che si era stati, a come s'era nati. Nascere in Portorico vuol dire già di per sé trovarsi a metà di un discorso infinito: sei il punto e virgola che separa due concetti d'America agli antipodi, zattera minuscola sulla quale pigiarsi a vicenda contro la deriva dei destini.

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