"La direttrice adriatica è prioritaria: serve un territorio
vasto e crea un'alternativa alla dorsale centrale ormai satura":
è quanto ha dichiarato Aldo Isi, amministratore delegato di Rete
ferroviaria italiana e commissario straordinario per il
potenziamento della linea adriatica, Bologna-Bari, parlando oggi
a Pesaro dell'avanzamento del progetto alta velocità lungo la
costa est. Presente nell'occasione il ministro dei Trasporti e
vice premier Matteo Salvini.
"La novità più importante - ha spiegato Isi - è la nomina del
commissario di governo, che consente con poteri speciali di
accelerare su progettazione e iter autorizzativi. È un'opera
complessa, da 750 chilometri, che non ha precedenti neppure
oltre le Alpi". "Ma è anche una questione di visione: dotare il
Paese di una seconda grande direttrice ferroviaria", ha
sottolineato l'amministratore di Rfi.
Sul fronte dei tempi, Isi ha confermato che entro il
2025-2026 saranno avviate le interlocuzioni con i territori e
verrà redatto il Documento di fattibilità delle alternative
progettuali. "Successivamente si aprirà la fase di dibattito
pubblico e poi si passerà al progetto di fattibilità
tecnico-economica - ha aggiunto - Idealmente le prime gare
potranno partire nel 2028".
Nessuna conferma sulle cifre complessive del progetto:
"Troppo presto per parlare di costi, sarà possibile farlo solo
con i progetti di fattibilità in mano". "Le risorse verranno
individuate attraverso gli strumenti di programmazione dello
Stato", ha aggiunto. Quanto al dibattuto bypass ferroviario di
Pesaro, Isi ha spiegato: "Stiamo valutando alternative. I vecchi
progetti appartengono a un'altra stagione. Dove sono stati
realizzati bypass, spesso le città interessate ne hanno pagato
le conseguenze. La costa adriatica è una risorsa straordinaria
anche in termini di accessibilità, e questo aspetto va
tutelato".
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