Inghilterra sprecona ma vincente: brutta Australia ko. Sudafrica a valanga sul Giappone

4 ore fa 1

Sagra degli errori a Twickenham, ma i Wallabies sono poca cosa e alla fine gli inglesi vincono 25-7. Australiani di nuovo in campo l’8 novembre con l’Italia e con la pressione di non poter più sbagliare. Dominio Springboks a Wembley: 61-7 al Giappone

Francesco Palma

1 novembre - 19:17 - MILANO

L’Inghilterra domina, spreca ma negli ultimi 15 minuti esce allo scoperto e batte 25-7 una Australia spenta, e il punteggio poteva essere ancora più largo. Vero che ai Wallabies mancavano giocatori importantissimi come Skelton, Hooper e Ikitau – non rilasciati dai loro club in Francia e Inghilterra perché questa partita non è dentro la “finestra” internazionale – ma quanto fatto vedere dagli australiani è un passo indietro rispetto alla vittoria con il Sudafrica di agosto e alle prestazioni comunque competitive con gli All Blacks a settembre. L’Australia giocherà di nuovo l’8 novembre contro l’Italia a Udine e non potrà sbagliare per non compromettere la corsa al sesto posto nel ranking, che vale un posto da testa di serie al Mondiale. Per l’Inghilterra, nonostante i tanti errori, segnali importanti soprattutto dal punto di vista del dominio fisico: prossima uscita sabato prossimo contro le Figi. A Wembley tutto facile per il Sudafrica, che spegne le speranze del Giappone con 3 mete in 17 minuti e poi dilaga vincendo 61-7.

sprechi

—  

L'Inghilterra gioca da Inghilterra: tanti calci, tanta pressione e poi cariche furiose degli avanti per logorare gli avversari. L’Australia soffre, commette 4 falli nei primi 6 minuti e sembra poter subito capitolare, ma Wilson fa un mezzo miracolo tenendo alto Chessum che aveva superato la linea di meta senza però riuscire a schiacciare. Gli inglesi quando devono tenere il pallone per tanto tempo cascano sempre nei soliti errori, ma nel gioco al piede e sulle palle alte rimangono pericolosissimi: Ford mette in crisi Edmed che si ritrova tre avversari addosso e non riesce a liberare. Calcio di punizione e lo stesso Ford mette dentro i primi punti del match al 20’, poi dopo un minuto con lo stesso copione l’Inghilterra trova la prima meta. Altra palla alta, stavolta di Mitchell, Sualii si addormenta e viene bruciato da Roebuck, palla per Earl che può volare in mezzo ai pali per il 10-0. L’Inghilterra continua a difendere su ritmi bassi per poi accelerare con delle fiammate improvvise, sfiora per due volte la meta ma al 34’ Dingwall fa la frittata: situazione di 3 contro 2 per gli inglesi, ma il centro sbaglia completamente il passaggio all’esterno su Roebuck regalando l’ovale a Potter, che ringrazia, si fa tutto il campo e segna la meta del 10-7 con cui si chiude il primo tempo.

confusione

—  

Il secondo tempo è ancora più confuso. McReight salva su una prima azione di Itoje, poi dall’altra parte Alaalatoa ispira l’azione di Valetini e Pollard, Paisami vola sul lato sinistro ma Underhill salva con un grande intervento. I Wallabies quando attaccano finiscono ogni volta per perdere 10 metri un contatto dopo l’altro, dall’altra parte gli inglesi continuano a dimostrarsi superiori senza però concretizzare nulla. Ne viene fuori un secondo tempo da sagra degli errori, e l’Inghilterra al 58’ risolve la situazione con il solito – e sempre vincente – copione: palla in cielo di Mitchell, Australia nel pallone (stavolta è Edmed a farsi bruciare da Roebuck nella battaglia aerea), ovale regalato a Pollock con un’autostrada davanti vola a schiacciare per il 15-7. Ford non trasforma ma è +8 per l’Inghilterra, che continua a sprecare una quantità incredibile di occasioni di fronte a un’Australia che sembra sempre sul punto di cedere ma rimane in piedi. Al 69’ i padroni di casa rinunciano a 3 punti facili per cercare il bersaglio grosso: si va in rimessa, la maul è dominante ma Cowan-Dickie perde malamente il pallone a un passo dalla meta del ko. L’Australia però continua a non cavare un ragno dal buco, rimane sempre sotto pressione al 72’ l’Inghilterra chiude la questione: giocata strepitosa di Mitchell che passa in mezzo a Edmed e Frost e schiaccia per il 20-7 con Ford che non trasforma. La partita a quel punto è finita, perché l’Australia esce dal campo e viene letteralmente arata da una maul di 25 metri: è Cowan-Dickie a schiacciare (riscattando l’errore precedente) per il 25-7. Finisce così, con l’Inghilterra che comincia bene le sue Autumn Nations Series. L’Australia non potrà sbagliare con l’Italia fra 7 giorni.

sudafrica-giappone

—  

Per Eddie Jones, allenatore del Giappone, quella di Wembley contro il Sudafrica doveva essere la partita in cui ritentare l’impresa di 10 anni fa. Il sogno invece svanisce in poco più di un quarto d’ora: il Sudafrica segna 3 mete nei primi 17 minuti con capitan Kolisi e una doppietta di Mngomezulu (la seconda meta è una splendida serpentina in mezzo a 4 giocatori) e chiude la questione, anche perché il predominio fisico è netto e il Giappone, pur con qualche bella iniziativa palla in mano, non riesce a contrastarlo. Il resto del match è di pura gestione. Gli Springboks vincono 61-7 con 9 mete a 1, andando ancora a segno con una meta tecnica al 35’ e poi con Louw, Arendse (doppietta), Esterhuizen e Kriel nella ripresa. Per il Giappone meta della bandiera di Yazaki.

Leggi l’intero articolo