Studio condotto su larga scala in più stagioni lo confronta con quello a dosaggio standard
05 novembre 2025 | 14.14
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Il vaccino antinfluenzale ad alto dosaggio di Sanofi ha dimostrato di ridurre significativamente il rischio di ospedalizzazione negli adulti di età pari o superiore a 65 anni rispetto al vaccino antinfluenzale a dosaggio standard. Sono i nuovi dati diffusi dalla farmaceutica e pubblicati a ottobre su 'The Lancet', relativi allo studio Flunity-HD condotto su larga scala in più stagioni.
"Flunity-HD - spiega Tor Biering-Sørensen, cardiologo, coordinatore scientifico e promotore dello studio - sfrutta la potenza e il rigore scientifico della randomizzazione individuale in contesti reali. Questo studio, primo del suo genere, ha valutato i benefici del vaccino antinfluenzale ad alto dosaggio contro gli esiti gravi dell'influenza rispetto al dosaggio standard, incluse le ospedalizzazioni per cause cardio-respiratorie, in un contesto randomizzato, coprendo 2 aree geografiche. I risultati forniscono prove fondamentali, potenzialmente in grado di ridefinire le strategie di sanità pubblica e le linee guida cliniche". Aggiunge Federico Martinon-Torres, co-sperimentatore principale dello studio Flunity-HD: "Queste nuove evidenze rafforzano la fiducia clinica che i professionisti sanitari ripongono nel fatto che il vaccino antinfluenzale ad alto dosaggio sia in grado di raggiungere una protezione superiore rispetto al dosaggio standard contro gli esiti gravi dell'influenza negli adulti anziani, un gruppo considerato vulnerabile a causa di un sistema immunitario indebolito e di un rischio più elevato di sviluppare complicanze gravi a seguito di un'infezione influenzale".
Nel dettaglio - riporta Sanofi in una nota - rispetto al dosaggio standard, il vaccino antinfluenzale ad alto dosaggio offre: 8,8% (Ic 95%, 1,7-15,5; p unilaterale=0,008) di protezione aggiuntiva contro le ospedalizzazioni per polmonite/influenza; 6,3% (Ic 95%, 2,5-10,0; p<0,001) di riduzione aggiuntiva delle ospedalizzazioni per eventi cardio-respiratori; 31,9% (Ic 95%, 19,7-42,2; p<0,001) di riduzione aggiuntiva delle ospedalizzazioni per influenza confermate in laboratorio; 2,2% (Ic 95%, 0,3-4,1; p=0,012) di protezione aggiuntiva contro le ospedalizzazioni per tutte le cause, che si traduce in un'ospedalizzazione evitata ogni 515 individui vaccinati con il vaccino ad alto dosaggio anziché con un vaccino a dosaggio standard (Ic 95%, 278-3.929). Oltre alle evidenze cliniche, questi risultati hanno messo in evidenza potenziali benefici per la sanità pubblica e la società.
"Fino al 70% delle ospedalizzazioni per influenza interessa i soggetti adulti dai 65 anni di età - sottolinea Bogdana Coudsy, Global Head of Medical, Sanofi, Vaccines - I dati di Flunity-HD confermano che il nostro vaccino antinfluenzale ad alto dosaggio fornisce una protezione superiore contro le ospedalizzazioni rispetto ai vaccini a dosaggio standard nei soggetti anziani. Vaccinare 515 anziani con il vaccino antinfluenzale ad alto dosaggio invece di quello a dose standard potrebbe prevenire 1 ospedalizzazione per qualsiasi causa. Questo può significare molto, soprattutto per gli anziani vulnerabili, riducendo l'impatto sulla loro qualità di vita e aiutandoli a mantenere la loro autonomia più a lungo. Inoltre, prevenire le ospedalizzazioni per influenza può portare benefici sociali come la riduzione dei costi sanitari, una minore pressione sui reparti ospedalieri e un carico ridotto per i caregiver".
Con l'aggiunta di questi nuovi dati - conclude Sanofi - la ricerca completa sul vaccino antinfluenzale ad alto dosaggio copre 15 anni di evidenze cliniche che coinvolgono oltre 45 milioni di adulti anziani.
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