Il nuovo studio dell'osservatorio Compass fotografa un cambio di paradigma: l'auto resta un punto fermo, ma modificano priorità, modalità di acquisto e marchi preferiti. Tra sostenibilità, budget limitato e fiducia nei brand stranieri, i giovani ridisegnano il concetto di possesso a quattro ruote
Alba Banchi
29 ottobre - 12:28 - MILANO
La Generazione Z (persone nate mediamente tra il 1995 e il 2005, ndr), cresciuta in famiglie dove l'auto è sempre stata sinonimo di libertà e praticità, non rinuncia al volante, ma ne ridefinisce il significato. Il possesso dell'auto rimane centrale, spesso presente in più esemplari per nucleo familiare, ma non è più percepito come una necessità assoluta. Secondo lo studio Speciale auto portato avanti dall'osservatorio Compass, per i nativi digitali, più abituati a scegliere in base alla convenienza e alla flessibilità, l'auto è una preferenza tra le opzioni di mobilità, non un obbligo quotidiano. Il valore simbolico dell'auto cambia: non più status, ma strumento utile, da gestire in modo razionale e sostenibile.
preferenze di acquisto
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A cambiare è anche il modo di acquistare. Comprare un'auto nuova non rientra quasi più nei piani dei giovani: prevale la convenienza dell'usato, scelto per contenere i costi. L'interesse si concentra soprattutto sulle motorizzazioni ibride, indicate dal 44% del campione, con un picco del 54% tra gli appartenenti alla Generazione Z. L'acquisto viene spesso sostenuto attraverso formule finanziarie flessibili: il 39% del totale e ben il 49% dei giovani optano per rate mensili fisse, un modo per affrontare la spesa senza rinunciare alla qualità. Il potere d'acquisto ridotto si compensa così con la capacità di pianificare le spese e con una crescente attenzione verso i consumi reali.
quale scegliere
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Quando si tratta di scegliere il marchio, le preferenze si orientano verso brand tedeschi, giapponesi e svedesi, considerati garanzia di affidabilità, tecnologia e design. Tuttavia, cresce la curiosità verso i marchi cinesi, in particolare nel comparto elettrico: il rapporto qualità-prezzo è percepito come vantaggioso, ma i dubbi non mancano. La Gen Z, secondo quanto emerge dallo studio sopra citato, teme carenze nell'assistenza, nella disponibilità di ricambi e, soprattutto, nella sicurezza dei dati digitali. Avere la certezza di reperire componenti in tempi rapidi e un servizio post-vendita efficiente pesa tanto quanto la potenza del motore o l'estetica. Un segnale chiaro che la nuova generazione, pur mantenendo un legame forte con la guida, affronta il mondo dell'auto con una mentalità più pragmatica e consapevole.









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