Fino a 614 km di percorrenza grazie ad una aerodinamica curata al millimetro, tanto silenzio a bordo e un sistema di ricarica che riduce al minimo il tempi di sosta alla colonnina
Gianluigi Giannetti
27 ottobre - 07:31 - ROMA
Costruire un’auto per smontare un luogo comune, quello che l’elettrico non sia fatto per viaggiare, che la batteria impieghi fin troppo tempo a ricaricarsi, che sia comunque più confortevole un diesel. Hyundai non è affatto tra le case automobilistiche che puntano esclusivamente sull’alimentazione a batterie, ma anzi ha in listino vetture con ogni tipo di ibrido, benzina e gasolio compreso. Nessuna scelta netta di campo ha costretto l’azienda coreana a fare l’auto che doveva. Hyundai Ioniq 6 casomai riesce a spiegare fin dove l’elettrico può arrivare, quanta tecnologia e cura del dettaglio aerodinamico servano per sfruttare davvero una vettura a zero emissioni sulle lunghe distanze, con una autonomia che arriva a quota 614 km. Hyundai Ioniq 6 non è un esperimento: gli abbiamo chiesto di fare ciò che sa, e che gli riesce in assoluto silenzio.
1 Design
—
La forma segue la funzione, e forse quasi non esiste una vettura disegnata in modo così radicale per essere elettrica, con l’obbligo di avere la minima resistenza all’aria possibile e dunque aumentare la percorrenza chilometrica con una singola ricarica di energia. Muso verso il basso, tetto spiovente e fiancate che scendono dolcemente verso il posteriore, questa è la bella apparenza di un’auto che in 485 cm di lunghezza gioca invece una partita parecchio più raffinata. Il coefficiente di penetrazione aerodinamica di 0,21 è tra i più bassi in assoluto. Hyundai Ioniq 6 mette assieme bene diverse soluzioni. Il deflettore attivo sul paraurti anteriore si apre quando il sistema di raffreddamento deve funzionare, per irradiare il radiatore, ma si chiude quando non è necessario, convogliando i flussi nelle prese d’aria laterali da dove le air curtains delle ruote sigillano lo spazio tra lo pneumatico e il passaruota, riducendo le turbolenze, cioè la resistenza.
Il fondo della Ioniq 6 è carenato come una vettura da gara, con la parte anteriore che utilizza una copertura piatta e quella posteriore addirittura un diffusore che abbassa la pressione ed estrae l’aria quando si è in movimento. Lo spoiler in coda poi è quasi figlio di un talent, perché ha la forma giudicata come la più efficiente, in galleria del vento, tra ben 70 opzioni differenti. Gli specchietti laterali digitali non producono vortici, e addirittura sono un guadagno quasi clamoroso in termini di silenziosità a bordo. Tra tante finezze tecnologiche come l’illuminazione Intelligent Front-lighting System, con fari Led Matrix Beam che cambiano a seconda delle condizioni della strada, la sensazione generale resta quella di una vettura studiata anche nei piccolissimi particolari, come l’accoppiamento millimetrico delle porzioni della carrozzeria o le guarnizioni a scomparsa del parabrezza, tutto per eliminare anche la minima interferenza rispetto ai flussi d’aria ideali.
2 Interni
—
Per passare più tempo a bordo non c’è bisogno solo di spazio, ma anche di sensazioni giuste, di quella che si chiamerebbe ergonomia spiegandola in modo tecnico, guardando cioè alle proporzioni più corrette nelle distanze tra l’uomo, i comandi da raggiungere e l‘ingombro degli oggetti in abitacolo. In più, Ioniq 6 è anche uno studio vero su come abbinare digitale e reale. La plancia è lineare, costruita attorno ai due schermi da 12"3 che fanno da strumentazione e display centrale. Sotto quest’ultimo, i tasti fisici per la navigazione i controlli touch per il climatizzatore. Minimalismo elegante, con il selettore delle modalità di marcia che si trova a destra del volante e quindi libera il tunnel centrale, dove trova posto una piastra di ricarica per smartphone e una grande vasca porta oggetti nello spazio sottostante. Le portiere sono libere, pulitissime nelle linee, con la parte superiore che combacia con i due schermi Oled che proiettano le immagini provenienti dalle telecamere laterali. Hyundai ha utilizzato materiali sostenibili come la pelle tinta in modo ecologico o il tessuto Pet riciclato per i sedili, pelle biocompatibile per il cruscotto e perfino vernice biologica derivata da oli vegetali per i rivestimenti delle portiere.
L’ispirazione generale guarda ad uno spazio abitativo, un luogo dove passare molte ore nei lunghi viaggi. La distanza tra le ruote anteriori e posteriori è di ben 295 cm, una enormità guardando alla lunghezza complessiva dell’auto, e questo significa inventare un abitacolo in cui, banalmente, lo spazio davanti a tutti i sedili aumenta a tal punto da permettere di incrociare le gambe. Ioniq 6 ha il buono dell’elettrico nel pavimento perfettamente piatto, senza gli ingombri provocati dagli organi meccanici classici. L’effetto è proprio quello di una lounge, e c’è perfino il Dual Colour Ambient Lighting, una tecnologia di illuminazione personalizzabile che consente di impostare separatamente il colore per la parte superiore e inferiore dell’abitacolo. Non è scenografia, ma vera cromoterapia, cioè l’utilizzo delle diverse tonalità di luce per aumentare la concentrazione, la vitalità o ridurre lo stress.
3Powertrain a 800 volt
—
Dimostrare che un’elettrica è capace di andare realmente lontano, senza soste interminabili, non è da tutti. È un livello di sfida parecchio più complesso rispetto quanto è richiesto a una vettura a batteria da città, oppure realizzata partendo da una base meccanica derivata ad auto a benzina. Hyundai Ioniq 6 è partita da un foglio bianco, ma non erano certo pochi i concetti con cui riempirlo. La versione di ingresso ha una batteria da 53 kWh di capacità e 151 Cv di potenza, con singolo motore e trazione al posteriore, per una autonomia di 429 km. Più in alto le due varianti con accumulatori da 77,4 kWh, che sono interessanti per motivi opposti. Hyundai Ioniq 6 77,4 kWh Awd ha 325 Cv di potenza complessiva e 605 Nm di coppia, grazie all’accoppiata di un motore anteriore da 100 Cv all’anteriore e da 225 Cv al posteriore. Realizzano una trazione integrale intelligente, gestita totalmente dall’elettronica e con una accelerazione 0-100km/h in 5,1 secondi. L’autonomia qui sale a 519 km. La stessa batteria fa però da base anche alla Hyundai Ioniq 6 77,4 kWh Rwd, cioè con un solo motore da 229 Cv di potenza e 350 Nm di coppia, a sola trazione posteriore. Per capacità di energia immagazzinata ed efficienza, è il compromesso migliore sulle lunghe distante, tanto da garantire una percorrenza media di 545 km che salgono al 614 km utilizzando pneumatici con cerchi da 18’’ invece che da 20’’.
Se l’auto elettrica raggiunge il risultato, questione ancora più importante è mantenerlo nel quotidiano, nell’evitare tempi di ricarica biblici e avvicinare il più possibile le abitudini di un rifornimento di carburante. Restando nel paragone, qui non incide la grandezza del serbatorio-batteria, ma la velocità con cui ci si ferma, lo si riempie e si riparte. Hyundai è stato il primo costruttore che ha introdotto su auto di grande diffusione l’architettura a 800 volt, e questa diventa lo strumento migliore delle vetture elettriche della famiglia Ioniq, compresa Ioniq 6. La maggior parte dei veicoli elettrici esistenti forniscono una ricarica a potenze comprese tra 50 e 150 kW, viaggiando a 400 volt di tensione. Raddoppiandola a 800 volt, si ottiene una potenza doppia di ricarica, quindi teoricamente si dimezza il tempo necessario ad incamerare il medesimo quantitativo di energia. Hyundai Ioniq 6 offre di serie una architettura a 800 volt che permette di raggiungere una potenza fino a 350 kW. Significa passare dal 10% all'80% in soli 18 minuti o aggiungere 351 km di autonomia in soli 15 minuti. L’auto però può sfruttare anche colonnine a velocità più bassa, perché può caricare rapidamente a 400 volt senza la necessità di componenti o adattatori aggiuntivi, utilizzando l’inverter del veicolo per convertire la tensione ad 800 volt.
4La prova
—
Chiamatela pure Long Range, se proprio vogliamo proporre un paragone con Tesla Model 3 a trazione posteriore con batteria da 77 kWh, ma pur sempre più corta di 13 cm, oggettivamente meno rotonda nelle reazioni su strada e globalmente di livello inferiore quanto a finiture e silenziosità. La Ioniq 6 che possiamo definire Long Range è naturalmente la variante 77,4 kWh Rwd, a trazione posteriore con singolo motore da 229 Cv, ovviamente la più interessante da provare per i suoi 545 km di autonomia che salgono al 614 km utilizzando pneumatici con cerchi da 18’’ invece che da 20’’. È Lei l’auto per le lunghe distanze, considerando tutte le angolature. Le sospensioni posteriori sono di classe, con un multilink a 5 punti che isola davvero dalle irregolarità dell’asfalto. L’Integrated Drive Axle combina in un’unica soluzione cuscinetti, ruote e albero di trasmissione, con il risultato di un motore elettrico sincrono a magneti permanenti che occupa poco spazio e sposta in basso il baricentro della vettura, così come le batterie montate in una struttura di supporto in acciaio ad altissima resistenza, per avere maggiore rigidità.
Ioniq 6 è una vettura dove la tecnica è sostanza ed è seria, con una distribuzione dei pesi molto azzeccata e sbalzi davanti alle ruote anteriori e posteriori ridotti al minimo. La conseguenza sta nell’agilità sul misto, difficile da immaginare guardando una auto a quattro porte lunga pur sempre 485 cm e con passo di 295 cm, ma poi consistente nei cambiamenti di traiettoria, con uno sterzo confortevole nel suo non essere fulmineo, ma con buoni ritorni e sempre preciso. L’idea era nel comfort di una elettrica pensata per viaggiare, sorpassare, affrontare con grande stabilità i curvoni autostradali, pur senza rinunciare al gusto sportivo della funzione di rigenerazione della frenata One Pedal, che arriva ad arrestare la vettura e comunque simulare l’effetto di una scalata appena alleggerendo la pressione sul pedale destro. Non c’è la potenza assoluta nello spirito della Ioniq 6 77,4 kWh Rwd, ma il suo gran passo, l’andatura svelta in un abitacolo silenzioso in maniera a tratti clamorosa, avvicinando i 130 orari con la stessa impronta acustica di una vettura a gasolio che viaggia a 90 orari, o addirittura meno. C’è poi un altro fatto che porta l’elettrico nel circuito dei grandi viaggi, cioè l’efficienza, dunque i costi ridotti. Ioniq 6 77,4 kWh Rwd ha consumi medi dichiarati per 14,3 kWh/100 km. Nella nostra prova in autostrada e tracciato misto, in un utilizzo oltre le andature quotidiane, non ha mai superato i 17,5 kWh/100 km.
5Allestimenti e prezzi
—
Hyundai Ioniq 6 è disponibile con tre configurazioni di powertrain e in tre allestimenti differenti. Il listino parte dalla versione 53 kWh Rwd a trazione posteriore con 151 Cv di potenza per 429 km, unicamente nell’allestimento Progress al prezzo di 47.850 euro. Ioniq 6 77,4 kWh Rwd, a trazione posteriore con singolo motore da 229 Cv è la variante che offre l’autonomia di percorrenza maggiore, fino a 614 km, ed è disponibile nei tre allestimenti Progress, Innovation ed Evolution, con prezzi a partire da 52.300 euro. Hyundai Ioniq 6 77,4 kWh Awd a doppio motore e trazione integrale, con 325 Cv di potenza e 519 km di autonomia, è disponibile unicamente nell’allestimento Evolution, a quota 62.750 euro.
6Scheda tecnica
Hyundai Ioniq 6 77,4 kWh Rwd
| motore | elettrico sincrono a magneti permanenti |
| potenza massima | 168 kW/229 Cv |
| coppia massima | 350 Nm |
| batteria | 77,4 kWh di capacità |
| autonomia | 545 km/614 km con cerchi da 18’’ |
| consumo dichiarato | 14,3 kWh/100 km |
| potenza di ricarica | 11 kW AC/ 350 kW DC |
| trasmissione | monomarcia |
| trazione | posteriore |
| Dimensioni | |
| lunghezza (mm) | 4.855 |
| larghezza (mm) | 1.880 |
| altezza (mm) | 1.495 |
| passo (mm) | 2.950 |
| peso a vuoto | 1.985 Kg |
| bagagliaio | 401 litri + 45 litri (vano anteriore) |
| Prestazioni | |
| velocità massima | 185 km/h |
| 0-100km/h | 7,4 secondi |
| Prezzo | da 52.300 euro (versione Progress) |










English (US) ·