Qualche difficoltà fisica nel terzo set contro Zverev risolta con un sorso del solito pickles juice
Pellegrino Dell'Anno
27 ottobre - 10:15 - MILANO
Jannik Sinner ha vinto ancora, portando a casa una partita lottata, anche ondivaga, contro una versione da corsa di Alexander Zverev. La finale di Vienna è stata una partita di ottima qualità, che a fine terzo set ha anche lanciato qualche preoccupazione per possibili crampi alla coscia sinistra del n.2 al mondo. Alla fine niente di grave, come dimostra il risultato finale. Ma ancora una volta Jannik ha attinto alla competenza, bevendo nel cambio campo tra settimo e ottavo game del parziale decisivo un sorso di succo di cetriolini sott'aceto. "Disgustoso" lo definiva Medvedev. Ma con effetti spesso provvidenziali.
la ripresa
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Il fisico di Jannik rimane quello di un atleta di livello mondiale, curato nel dettaglio. Ma tra quelli che fanno la differenza figura anche l'attenzione a questi minimi particolari. Sinner ha ricorso più volte al "pickles juice", che può aiutare anche in caso di disidratazione, grazie al potassio e al magnesio. Quando si tratta di leggeri crampi o di un accenno, come ieri, bere questo succo può alleggerire non poco il carico fisico dell'atleta, specie quando la partita si avvia alla fine. Il sodio contenuto nella bevanda infatti blocca il riflesso nervoso che provoca i crampi, contribuendo a ridurre la durata dell’irrigidimento muscolare. Sinner ha potuto così brindare nuovamente a Vienna. Calice di champagne con retrogusto di cetriolini sott'aceto, sotto gli occhi della famiglia tutta.










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