Hubert: "L'Inter? Sono undici giocatori con due polmoni come noi del Saint-Gilloise"

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Il nuovo tecnico (che fino a due settimane fa allenava l'Oud-Heverlee Leuven, penultimo): "Non siamo in Champions solo per partecipare"

Dal nostro inviato Filippo Conticello

20 ottobre - 15:59 - BRUXELLES

Se Cristian Chivu è un giovanotto della panchina, figurarsi David Hubert, catapultato in Champions League anche se 15 giorni fa se ne stava beato nel modesto Oud-Heverlee Leuven, penultimo del campionato belga. Il 37enne nuovo allenatore dell’Union Saint-Gilloise, sfidante dell’Inter domani in Champions, ha preso il posto di Sebastien Pocognoli, che a sua volta ha lasciato d’improvviso la compagnia per trasferirsi in Riviera e guidare il Monaco, causando un piccolo terremoto da queste parti. “Chi l’avrebbe mai detto che avrei iniziato in Europa con una big come l’Inter, non ho neanche avuto il tempo di studiarla molto… Questa è la sfida più importante della storia del nostro club, ma sono undici giocatori, ognuno con due gambe e due polmoni, proprio come noi…”, ha detto Hubert con tono enfatico nella conferenza di vigilia nel ventre dell’LSC Anderlecht Stadium. È l’impianto della gloriosa squadra belga che in Europa ospita le partite dei cugini in arrivo da St. Gilloise, prima cintura cittadina: evidentemente, tutto si mescola da queste parti, dagli allenatori agli stadi.

oltre lo shock

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Il tempo è stato corto, ma Hubert ha l’aria di andare di fretta e vuole adattarsi a una delle squadre più interessanti e sorprendenti in questa Coppa: l’Union Saint-Gilloise ha sorpreso il Psv a domicilio, prima di crollare in casa contro il Newcastle. “La Champions la sogni come calciatore, ma anche come allenatore – ha ammesso Hubert -. È qualcosa di speciale, ma non giochiamo solo per partecipare. Dobbiamo essere organizzati, compatti collettivamente, ognuno con i propri compiti da svolgere al meglio: l’obiettivo è tenere alta la linea difensiva e non stare troppo indietro. Vedrete domani cosa intendo fare, ma di sicuro bisogna trarre insegnamenti dalle partite precedenti. L’Inter è stata la finalista della Champions: tutti sanno come tengono bene la palla, sono maestri della costruzione da anni e hanno qualità innegabili: diciamo con loro ti senti aggredito da tutti i lati!”. Altre parole sul collega romeno in arrivo a Bruxelles: “Anche io sono giovane, più di Chivu, ma lui sta dimostrando di essere già un grande allenatore, anche se ho notato che la squadra sta ancora usando molti schemi della gestione Inzaghi. In ogni caso, l’Inter è una delle squadre migliori del mondo e una grande sfida per noi”. Accanto al tecnico appena sbarcato, il suo capitano, Christian Burgess, 34enne di mestiere difensore e tra i più scioccati per l’addio del vecchio mister: “In fondo ho capito la decisione di Pocognoli, bisogna mettersi nei suoi panni, era una opportunità: anche se all’inizio è stato imbarazzante ed eravamo dispiaciuti, ora andiamo avanti con il nuovo tecnico e con tanta fiducia nelle sue idee”. Burgess ha concluso sull’Inter e sui tanti campioni che affronterà: “Davanti a noi ci sarà una squadra top e pure in buona forma: dobbiamo essere al meglio delle nostre possibilità. Apprezzo molto Lautaro Martinez e, da difensore, Akanji, anche se alla mia età devo focalizzarmi soprattutto su me stesso perché sono capace di giocare a questi livelli. La difesa dell'Inter è ottima, ha un grande rendimento, ma la loro squadra è forte anche negli altri reparti”.

Inter Milan’s head coach Cristian Chivu during the Serie A Enilive soccer match between AS Roma and Inter FC Internazionale at the Rome's Olympic stadium, Italy - Saturday, October 18, 2025. Sport - Soccer. (Photo by Fabrizio Corradetti / LaPresse)
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