I piloti della rossa a Baku davanti a tutti nelle FP2. Vasseur predica calma: "Restiamo concentrati"
Giulia Toninelli
19 settembre - 23:12 - MILANO
A Baku negli ultimi quattro anni Charles Leclerc è partito dalla pole position cinque volte: quattro in vista del Gran Premio e una pole extra, nel 2023, per la Sprint Race del sabato. Un record che lo stesso monegasco ha provato a spiegare al via del fine settimana di gara in Azerbaigian: "Sui circuiti cittadini sono sempre a mio agio ma qui c’è qualcosa in più. Questa è una pista che esalta il mio stile di guida". E che Leclerc a Baku sia sempre nel suo stato di forma migliore, cercando il limite in ogni prova, lo ha dimostrato anche nelle prime due sessioni di libere: terzo, alle spalle della McLaren, nelle FP1 e secondo nelle FP2. Davanti a lui nella seconda sessione di giornata si è piazzato, per soli 74 millesimi, il suo compagno di squadra
Consistenza
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Un Lewis Hamilton tornato in pista dopo la fine degli appuntamenti europei con una forza ritrovata, pronto a lottare per chiudere la sua stagione d’esordio in Ferrari in crescita rispetto a quanto visto dal via del campionato. Manca ancora un podio, per Hamilton in rosso, e riuscire a posizionarsi tra i primi tre in un GP entro la fine dell’anno è quasi un obbligo per lui che, in carriera, è riuscito a salire sul podio in ogni stagione dal suo esordio nel 2007 a oggi. Ripartire da Baku, dove la Ferrari è apparsa subito in grande forma, sembra possibile, ma la squadra di Maranello non vuole illudersi dopo i buoni risultati del venerdì: "Sono sicuramente contento della prima giornata - ha spiegato il team principal francese Fred Vasseur - ma sognare non è mai una buona cosa e non dobbiamo pensare che sia tutto facile. Non sappiamo con che carichi di benzina hanno girato i nostri avversari e non abbiamo visto il reale potenziale degli altri. Dobbiamo sempre cercare di inseguire l’ultimo millesimo e non dare niente per scontato". Un invito alla calma, e un richiamo alla realtà, che trova riscontro anche nei piloti della Rossa: lo stesso Leclerc, negli ultimi quattro anni, non è mai riuscito a trasformare le pole position ottenute a Baku in vittorie. Oggi il monegasco proverà a compiere un’altra magia nel giro secco e dopo gli ottimi risultati del venerdì anche Lewis tenterà di fare qualcosa di speciale: il sette volte campione del mondo ha infatti concluso le FP2 andando sotto al tempo della pole dello scorso anno di Leclerc, con un 1’41”293, 72 millesimi meglio del risultato del sabato del monegasco del 2024.
gli altri
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La Rossa ha lavorato su strategie diverse per estrarre maggiori dati dalle libere dei due piloti, sia in termini di scelta di gomme per il long run che di carico dell’ala, e poter arrivare alla giornata di oggi con più risposte in pista: "Su circuiti ad alto carico si conosce perfettamente l’assetto ma quando si esplora a basso carico bisogna correggere i dati - ha detto Vasseur -. Abbiamo fatto un test incrociato con le due monoposto per capire quale assetto sia migliore e poi prendere una decisione". Ciò che in casa Ferrari non si conosce però è l’entità del lavoro svolto dalle altre scuderie, in particolare da una McLaren che, dopo aver dominato nelle FP1, nella seconda sessione è scomparsa nelle retrovie con Lando Norris decimo, anche a muro nelle FP2, e Oscar Piastri dodicesimo. Il team papaya, che questo weekend potrebbe già vincere il titolo Costruttori, non è apparso però preoccupato da un venerdì caotico tra le curve di Baku, un tracciato che da sempre regala contraddizioni ed eventi inattesi: oggi la squadra inglese svelerà le proprie carte e starà alla Ferrari dimostrare che quella delle prime libere non è stata solo una magica illusione. "I nostri avversari sembrano molto forti e mi aspetto qualche sorpresa in qualifica - ha detto Leclerc - su questa pista può succedere di tutto ma noi lotteremo per una buona posizione sulla griglia di partenza". Una speranza condivisa con Hamilton: "Stiamo andando nella giusta direzione". Una certezza per il britannico, tra le tante domande, in attesa di scoprire quali altri contraddizioni porterà in scena Baku.