Gravina: "Nessun rinvio della Serie A per i playoff mondiali. Non giocare con Israele? Li avremmo favoriti"

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Il presidente della Figc: "Gattuso ha restituito l'entusiasmo per la Nazionale. Ipotesi remota lo slittamento del 30° turno di A. Azzurri secondi, ma per una sola sconfitta... Europeo, San Siro è out"

Elisabetta Esposito

Giornalista

16 ottobre 2025 (modifica alle 16:22) - ROMA

Si è parlato tanto di Italia a margine del Consiglio federale di questa mattina in via Allegri. “E possiamo farlo con il sorriso”, ha subito detto il presidente Gabriele Gravina. Si parte dall’ipotesi slittamento della 30ª giornata per i playoff: “È un’ipotesi fantasiosa, basta vedere le finestre di impegno per campionato, competizioni internazionali e Coppa Italia, parliamo di una soluzione particolarmente remota. È comunque in atto un dialogo con la Lega di A, ma abbiamo due partite ancora da disputare: si è raggiunto l’obiettivo minimo ma il calcio ha leggi spietate, dopo il 21 novembre - giorno del sorteggio - ragioneremo su tutto, anche sulle sedi. Sul tavolo c’è l’ipotesi di uno stage a Coverciano 9-10 febbraio per dimezzare il tempi di distacco dal 26 novembre al 16 marzo, data ipotetica dei playoff. Sennò Gattuso rischierebbe di non vedere i ragazzi per molto tempo. Per il momento da parte del presidente Simonelli c’è un’apertura”. 

riflessioni

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Pensando a presente e futuro, il presidente lancia una riflessione interessante sul format delle qualificazioni mondiali: “Le ultime partite della Nazionale hanno mostrato grande valore agonistico e compattezza, Gattuso sta ridando a me e credo anche agli italiani l’entusiasmo di vedere una squadra che vuole centrare degli obiettivi. Purtroppo corriamo il rischio di arrivare secondi avendo perso una sola partita, altri vanno a playoff con un punto. Sono riflessioni che forse saranno oggetto di approfondimento, anche se sul tavolo Uefa al momento non mi risultano modifiche ai format, ma non ci hanno aiutato. Abbiamo perso solo una partita su sei e sembra abbiamo fatto disastro. La febbre mondiale c’è ed è uno stimolo, non daremo ai nostri la Tachipirina - dice sorridendo -. Noi ci teniamo in modo particolare, è fondamentale qualificarci anche per un discorso di politica sportiva: abbiamo appena ricevuto un premio mondiale al World Football Summit di Madrid (15-16 ottobre) per il progetto della nostra divisione paralimpica. Cose del genere non possono essere offuscate dalla mancata qualificazione”. 

polemiche

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Si torna alle polemiche sulla disputa di Italia-Israele: “Non giocarla? Se lo avessimo fatto avremmo mandato loro al Mondiale, sarebbe stata un’idiozia. Noi facciamo calcio: avremmo dovuto perdere, subire una penalizzazione e non andare noi mandando al nostro posto proprio Israele, la squadra che non vogliono che partecipi? Faccio fatica a capire queste contorsioni di un pensiero che non mi appartiene. Noi dobbiamo aggregare. Il clima tra tifosi italiani e israeliani è stato di gioia e serenità. I disordini all’esterno? Sono stati causati da soggetti che non hanno nulla a che vedere né con i Pro Pal, né con altri tipi di schieramenti, mi sembrava una gang organizzata solo per distruggere e demolire. Quelle immagini di guerriglia non si possono commentare”. 

gli stadi

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Capitolo stadi: “In questo momento San Siro non ha gli standard per ospitare l’Europeo, siamo noi a dirlo. Con la Roma abbiamo fatto un incontro e ho notato massima disponibilità del sindaco Gualtieri e tanta voglia da parte della proprietà giallorossa. Ho buone speranze, sono molto fiducioso”. 

la commissione

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Durante il Consiglio si è parlato anche della Commissione indipendente ha preso il posto della Covisoc. Gravina è perentorio: “Ho ribadito la mia assoluta contrarietà al principio, che ritengo una violazione dell’indipendenza e autonomia dello sport. Pur accettandolo, perché non c’è nessun arroccamento, lo contesto. Ritengo non condivisibile l’idea che siamo passati da un costo di gestione ordinario di base di 300 mila euro a 3,5 milioni di addebito (1,9 dalla federazione e 1,6 dai club, ndr). Abbiamo staccato per disposizione di legge i dipendenti per 12-18 mesi, ma li paghiamo noi, e la Commissione lavora sulla nostra piattaforma, messa a disposizione gratuitamente. C’è qualche anomalia. Ne riparleremo al prossimo Consiglio, il 24 novembre. Con il ministro Abodi c’è un dialogo aperto per trovare delle soluzioni, non posso pensare che tutto questo possa gravare sul bilancio della federazione che fa già tanti sacrifici”.

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