Dopo le dichiarazioni del numero uno di RedBird ("Negli Stati Uniti nessuno vuole vedere Cagliari contro Lecce"), il presidente del club rossoblù risponde piccato: "L’ottavo club d’Italia per tifosi si guarda, si rispetta e - chissà - qualcuno in Usa forse tifa più Cagliari che Milan"
28 ottobre - 20:04 - MILANO
Alcune delle parole dette da Gerry Cardinale nei giorni scorsi al podcast americano The Varsity, e circolate nella giornata di ieri, hanno creato un certo fastidio a Cagliari. Il numero uno di RedBird ha analizzato il mondo rossonero e ha parlato anche - come è solito fare - di massimi sistemi calcistici. E a un certo punto ha detto: "La vera concorrenza non sono le altre 19 squadre di Serie A: è la Premier League. Quello è un buco nero economico che drena ricchezza dal continente. La Serie A è la lega più competitiva, ma non veniamo pagati per questo. Non possiamo ottenere accordi significativi per i diritti internazionali. Perché? Perché i distributori vogliono solo 'il meglio', da cui nasce il fenomeno della Superlega. Negli Stati Uniti nessuno vuole vedere Cagliari contro Lecce, e questo è un problema. La competizione è l'essenza dello sport, ma non è premiata economicamente".
rispetto
—
Un esempio che in casa rossoblù non è piaciuto per nulla. E così il presidente del club sardo, Tommaso Giulini, ha replicato a metà fra lo stizzito e il sarcastico sul suo profilo X: "Caro Cardinale, facile dire che ‘Cagliari-Lecce non interessa a nessuno’ quando si conosce la Sardegna solo da turista. L’ottavo club d’Italia per tifosi si guarda, si rispetta e - chissà - qualcuno in Usa forse tifa più Cagliari che Milan". Si attende, eventualmente, la terza puntata della serie.
La Gazzetta dello Sport
© RIPRODUZIONE RISERVATA








English (US) ·