
intervista
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Ha il record di gol con la nazionale del Liechtenstein ("Ma anche quello delle sconfitte: 100!"). I suoi idoli erano Gullit e Van Basten e in Italia è stato l'attaccante di Arezzo, Verona ("la t-shirt che mostravo dopo i gol fu un successo"), Ternana e Siena, da tecnico invece ha allenato Ardon a Lucerna per due anni e mezzo: "È un leader nato"
Mogol quell’anno aveva altro da fare. Nel 2001 andò fortissimo una canzone da discoteca con testo in francese e inglese. Oddio, testo: dall’inizio alla fine più che altro ripeteva "la vie c’est fantastique / pourquoi tu te la compliques?", "la vita è fantastica, perché te la complichi?". Il Verona quell’estate spese un milione e mezzo per prendere l’attaccante dell’Arezzo, un ragazzo venuto dal Liechtenstein che ai primi gol mostrò una sottomaglia gialloblu con la scritta "la vie c’est fantastique quando segna Mario Frick". Un cult immediato. È passato del tempo e Mario Frick ora allena il Lucerna. Per due anni e mezzo è stato l’allenatore di Ardon Jashari, il tormentone dell’estate del Milan.