"Le intenzioni sembrano serie, ma
abbiamo bisogno di più tempo per valutare il progetto. E'
necessario che il governo intervenga immediatamente, non
possiamo perdere un'eccellenza italiana qual è Italdesign.
Questa potrebbe essere un'opportunità". Così Gianni Mannori
della Fiom Cgil di Torino commenta il progetto di una cordata
italiana, guidata da Cassa Depositi e Prestiti con il gruppo
automotive Adler, che sarebbe pronta a rilevare l'azienda oggi
controllata dal gruppo tedesco Volkswagen. Un'ipotesi che
eviterebbe la cessione alla multinazionale indiano-americana
Ust.
La cordata, coordinata dall'imprenditore Giancarlo Tonelli,
ha alla guida ex manager della Ferrari, della Marelli e di Alfa
Romeo: Amedeo Felisa, che è stato amministratore delegato della
casa di Maranello dal 2008 al 2016 e poi di Aston Martin, ed
Eugenio Razelli, per trent'anni in Fiat e dieci in Marelli. Tra
gli investitori c'è anche il finanziere milanese Massimo Pavan.
Il piano industriale prevede un investimento trai 120 e i 200
milioni e punta a rafforzare la struttura aziendale attuale,
acquisendo nuovi clienti nell'automotive, ma anche
nell'aerospazio e nel settore nautico. L'obiettivo è mantenere
l'occupazione attuale - 3.000 dipendenti diretti e indiretti - e
arrivare a un fatturato di un miliardo (oggi supera i 300
milioni). "Abbiamo già scritto ai tedeschi, aspettiamo che Urso
ci aiuti in settimana. E' fondamentale che il governo eserciti
il Golden Power perché così rafforzerebbe l'iniziativa della
cordata". spiegano fonti vicine alla cordata.
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