Negli ultimi 10 anni si è registrato
in Italia un vero e proprio boom nell'utilizzo dei servizi
digitali da parte dei consumatori, con la spesa dei cittadini
che si prevede a fine anno raggiungerà la ragguardevole cifra di
66 miliardi di euro.
Lo svela una ricerca condotta da Consumers' Forum. "Nel 2015
gli italiani che ricorrevano all'e-commerce per l'acquisto di
beni e servizi erano 17,7 milioni, oggi il numero è raddoppiato,
e si contano 35,2 milioni di connazionali che usano il web per
shopping, prenotazioni turistiche, acquisto di servizi vari. In
10 anni la spesa dei cittadini è così passata dai 16,6 miliardi
di euro agli attuali 62 miliardi di euro, con una crescita del
+273%" - svela Consumers' Forum. Una impennata si registra per
il comparto "Food&Grocery" (ristorazione, alimentare, cura della
persona), la cui spesa online "passa da 377 milioni di euro del
2015 ai 4,9 miliardi del 2025, +1.200%, grazie soprattutto al
food delivery che, da solo, vale in Italia quasi la metà degli
acquisti alimentari sul web". Ma a cambiare radicalmente è
anche il modo in cui gli italiani usufruiscono della
televisione. "Nel 2015 i cittadini che avevano un abbonamento ad
una pay-tv erano circa 7 milioni; oggi si stimano in Italia
circa 21 milioni di abbonamenti a servizi televisivi a
pagamento, +200% in 10 anni, con la spesa delle famiglie
italiane per i contenuti digitali di intrattenimento ha
raggiunto oggi quota 3,7 miliardi di euro annui" afferma
Consumers' Forum. A crescere però sarebbe anche il potere delle
piattaforme e i comportamenti scorretti a danno degli utenti,
della privacy e della concorrenza al punto che "solo tra il 2022
e il 2025 le principali big tech - Google, Meta, Apple e Amazon
- hanno accumulato tutte insieme sanzioni per oltre 22,5
miliardi di dollari (circa 19,4 miliardi di euro) da parte delle
autorità di controllo di tutto il mondo" - calcola Consumers'
Forum.
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10 ore fa
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