Le alte temperature ma anche il cambiamento climatico stanno avendo un impatto importante anche sul calo demografico: ecco perché
Francesco Palma
12 luglio - 11:39 - MILANO
Le ondate di calore e l’inquinamento atmosferico possono mettere in pericolo anche la fertilità. Se n’è discusso a Parigi durante il 41° congresso annuale della Società europea di riproduzione umana ed embriologia (Eshre), nel quale il tema è stato presentato come centrale nel nuovo rapporto sugli effetti del cambiamento climatico sulla riproduzione.

Proprio mentre a Parigi si registrano punte di 38 °C, l’Eshre evidenzia come l'innalzamento delle temperature e l'aumento dell'inquinamento atmosferico siano associati a “un peggioramento della qualità del seme maschile, con alterazioni nei parametri spermatici, riduzione del numero di spermatozoi e danni al DNA. Anche la riserva ovarica nelle donne può essere ridotta”.
Le cause della diminuzione della fertilità
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Secondo l'associazione scientifica, circa 3 miliardi di persone vivono in aree vulnerabili ai cambiamenti climatici, con conseguenze che vanno ben al di là della fertilità, coinvolgendo donne in gravidanza, bambini, anziani e soggetti fragili. Come spiegato all’AdnKronos dal ginecologo Alberto Vaiarelli, coordinatore scientifico del centro Genera di Roma, negli ultimi anni “le cause dell'infertilità appaiono sempre meno riconducibili a fattori individuali e sempre più legate a elementi ambientali”. L’esperto richiama l’attenzione anche sul legame tra calore e fertilità maschile: “Anche un aumento di soli 1‑2 gradi può compromettere la spermatogenesi. Studi clinici e di laboratorio dimostrano un calo significativo del numero e della motilità degli spermatozoi in presenza di esposizioni croniche a temperature elevate”. E l'Italia, dove le temperature stanno spesso superando i 40 °C, non è esente da rischi.

L’impatto del cambiamento climatico
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È chiaro che a questo punto gli interventi sull’ambiente non siano più rimandabili. Proprio l’Eshre ha sollecitato “politiche rapide e coordinate per ridurre le emissioni di CO2 e migliorare la qualità dell'aria entro i prossimi 20 anni, in linea con il Green Deal europeo, con un investimento massiccio nella ricerca sugli effetti dell'inquinamento sulla fertilità”. Il cambiamento climatico, infatti, può avere anche un impatto sul calo demografico: “Il cambiamento climatico non è solo una minaccia per l'ambiente: è una sfida per la sopravvivenza stessa della specie umana, che peraltro sta perdendo la spinta a procreare per una serie di motivi sociali ed economici” ha spiegato Vaiarelli.