Fausto Bertoglio: "Pogacar gran campione, ma Merckx era un'altra cosa..."

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intervista

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Il bresciano vinse il Giro d'Italia 1975 che finì allo Stelvio: "Nessuno credeva alla mia maglia rosa. Galdos mi chiese di vincere almeno la tappa"

Pier Bergonzi

19 aprile 2025 (modifica alle 11:49) - MILANO

C’erano due muri di neve alti più di un uomo, come nel 1953, quando Fausto Coppi ribaltò il Giro che sembrava già di Hugo Koblet. C’era ancora più gente in cima allo Stelvio perché in quel Giro d’Italia del 1975 la corsa rosa si concludeva proprio lì, in vetta al Passo più alto d’Europa. E un altro corridore di nome Fausto scrisse la pagina più luminosa del suo romanzo a pedali. Fausto Bertoglio vinse quel Giro di mezzo secolo fa, e il suo duello con lo spagnolo Francisco Galdos, che era secondo in classifica a 41”, è una pagina spettacolare della leggenda rosa. Quel giorno la tv non riuscì a trasmettere la tappa in diretta e il racconto, come negli anni di Coppi e Bartali, venne fatto dalla radio con la voce di Claudio Ferretti (figlio di Mario, quello della Cuneo-Pinerolo 1949...). 

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