Effetto Cahill, così il coach ha forgiato Sinner

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Dall’arrivo nel 2022 al vertice del tennis mondiale: l'australiano ha lavorato sul progetto tecnico che ha portato Jannik in cima. Il futuro resta da scrivere, ma...

5 novembre - 17:36 - MILANO

Darren Cahill. Il guru, il coach esperto. Colui che ha accompagnato la crescita di Jannik Sinner portandolo da giovane giocatore di grande talento, a solido dominatore. Un progetto che arriva da lontano e che dopo le Atp Finals potrebbe anche concludersi. Tre anni e mezzo di lavoro su tutto: dal gioco alla mente, che hanno forgiato il numero 1 amatissimo in tutto il mondo. Merito di un progetto tecnico che accanto a Simone Vagnozzi ha visto l’inserimento di un coach esperto, che aveva già fatto crescere campioni e campionesse da Hewitt ad Agassi a Simona Halep. A Eastbourne, pochi giorni prima di Wimbledon 2022, il primo contatto: Cahill affianca Vagnozzi in campo, l’intesa è immediata, la suddivisione dei ruoli chiarissima. L’italiano a guidare il quotidiano, l’australiano a segnare la rotta, insegnare un metodo collaudato in anni di frequentazione del circuito ad alto livello. A Jannik Sinner dopo l’addio a Riccardo Piatti capace di portarlo fino alla Top 10, serviva un nuovo orizzonte, organizzato, misurabile. 

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