La conduttrice di Dazn, che domenica lancia il suo nuovo programma, spiega: "Sono una tifosa privilegiata, ho riempito la casa di libri sul pallone. Mio marito Karius? Parliamo anche di calcio, ma non gli chiedo consigli..."
Domenica inizierà una nuova avventura come conduttrice del programma della domenica di Dazn ed è carica. Diletta Leotta si racconta svelando il sogno di allargare la sua famiglia, di vedere il marito Karius giocare in A e di tornare al Festival di Sanremo.
Diletta, come ci si sente a essere considerata la regina del calcio italiano?
"Forse mi definirei “Regina di Cuori” visto che racconto quell’amore infinito che in Italia chiamiamo calcio. Mi ritengo una tifosa privilegiata perché ho la fortuna di vivere la Serie A da vicino. E nonostante il passare degli anni riesco ancora a emozionarmi".
La Serie A è iniziata con un record di ascolti su Dazn: che novità ci racconterà al debutto del nuovo Sunday show?
"Su Dazn la media di spettatori è stata la più alta delle ultime stagioni e siamo carichissimi: questa domenica debutta il nostro nuovo programma "Fuoriclasse – powered by Haier Tv" che mi vedrà alla conduzione per tutta questa stagione con analisi tattiche, commenti a caldo e momenti di puro intrattenimento. La prima puntata sarà live dal prepartita di Inter-Sassuolo, in esclusiva su Dazn, dove sarò affiancata da due veri fuoriclasse: Bobo Vieri e Massimo Ambrosini. Con noi in studio anche Davide Bernardi, mentre Andrea Stramaccioni sarà collegato da San Siro, per portarci dentro l’atmosfera delle partite in tempo reale. Posso anche anticiparvi che parleremo del derby della Capitale: una sfida che promette emozioni forti e sicuramente qualche sorpresa. E non finisce qui: nel corso della stagione, si alterneranno altre Legends del calcio italiano e internazionale, ma anche ospiti del mondo dello spettacolo, per un racconto sempre unico e appassionante. Sarà un format fresco, diretto e coinvolgente, pensato per appassionati di tutte le età. E grazie alla Fan Zone di Dazn, il pubblico potrà interagire in tempo reale, commentare, fare domande e condividere opinioni: un modo nuovo per vivere la Serie A, anche dal proprio smartphone!»".
Dieci anni fa avrebbe mai pensato di arrivare così in alto?
"Onestamente no. L’obiettivo era condurre un programma come succederà da domani e avere anche una famiglia, però erano due sogni. La vita ti sorprende sempre, se ci credi e non molli mai".
Per le donne quanto è più difficile lavorare nel calcio rispetto agli uomini?
"Dazn ha sempre valorizzato il ruolo femminile. Davanti e dietro le telecamere. Siamo una famiglia nella quale viene data voce al talento, indipendentemente dal genere. Per carattere gioisco dei successi delle altre e sono una pro-donne. Dovremmo supportarci a vicenda: vivremmo in un mondo perfetto, ma un po’ di competizione è normale".
Diletta a parte, chi è la più brava?
«Tantissime giornaliste e conduttrici sono brave e hanno talento. Non mi fate però fare classifiche, vi prego».
Essere una bellissima donna l’ha aiutata?
"L’immagine è importante, ma la preparazione e la capacità di raccontare gli eventi lo sono di più. Ho sempre puntato sull’amore per il mio lavoro e sulla professionalità. Accanto ai libri di diritto civile e penale che usavo all’università (è laureata in giurisprudenza, ndr), ora a casa ho i libri sul calcio. Ho studiato e penso di aver convinto sia nella forma sia nella sostanza".
Per quale complimento si imbarazza?
"Mi fanno piacere quelli dei miei colleghi di Dazn, quando mi dicono che lavorare con me è facile perché si crea un clima familiare. Vieri sostiene che si diverte a parlare di calcio con me, Stramaccioni che è contento di raccontare insieme la Serie A".
Con suo marito Karius c’è un accordo del tipo: “Quando siamo insieme non si parla di pallone”?
"Non abbiamo firmato un contratto 'pre matrimoniale' (ride, ndr). Entrambi viviamo nel mondo del calcio e quando siamo insieme è inevitabile parlarne, ma abbiamo tanti altri argomenti: da nostra figlia Aria, alle mille passioni che condividiamo, passando per i nostri amici e i viaggi da fare".
A suo marito chiede spiegazioni sul calcio?
"Lui è un manuale vivente di questo sport, ma non glieli chiedo: mi bastano quelli dei miei colleghi".
Quanto è difficile stare con un calciatore che gioca all’estero, nello Schalke 04 in Germania?
"Difficile no. È impegnativo perché la distanza c’è e a volte ci vuole pazienza. Ci unisce l’amore".
Spera che prima o poi una squadra italiana abbia bisogno di un portiere che inizia con la lettera K?
"Sarebbe bellissimo vedere in Italia un portiere che inizia con la K".
Che rapporto ha con i social?
"Sono uno strumento potente. Da una parte mi divertono perché sono un filo diretto per raccontarmi a chi mi segue. Dall’altra so bene che mi espongono anche a critiche. Mi concentro sui commenti costruttivi e resto fedele a me stessa".
Pensa a un futuro nel cinema?
"Ho fatto un cameo nei film "Ogni maledetto fantacalcio" e “7 ore per farti innamorare” di Morelli, ma ho recitato anche in "Chi ha incastrato Babbo Natale" di Siani e ho prestato la mia voce a un personaggio del film d'animazione "Pupazzi alla Riscossa". Lo ammetto, il cinema mi affascina".
Diletta e la musica: c’è una cantante in lei?
"Sotto la doccia mi sento Beyoncé (ride, ndr), ma il canto non è una delle mie doti. Non l’ho studiato e non sono un soprano, anche se la musica mi piace e da dieci anni la racconto su Radio 105".
Se le proponessero di tornare a Sanremo...
"Direi di sì, senza pensarci due volte perché quello del Festival è un palco che ti resta dentro per sempre. Se ci fosse l’occasione, mi racconterei in maniera diversa rispetto al 2020".
Mamma di Aria, moglie di Karius, volto di Dazn e conduttrice in radio: in 24 ore come fa a fare tutto?
"Non lo so neppure io, ma in qualche modo ci riesco. Aria è la priorità, il resto ruota attorno a lei".
Qual è il suo sogno nel cassetto?
"Uno? Ne ho tanti. Mi piacerebbe condurre un programma all’estero, crescere insieme alla famiglia, portare Aria allo stadio e sentirla dire: “Mamma, sono orgogliosa di te”. Ah dimenticavo, sogno pure di diventare presidente di una squadra di calcio".
La sua famiglia può crescere... numericamente?
"Vengo da una famiglia super numerosa e conosco i benefici di avere fratelli. Quindi perché no?".
Quando porterà Aria allo stadio?
"Siamo state quest'anno a Gelsenkirchen a vedere mio marito alla prima partita casalinga dello Schalke. Lei si è divertita molto».
Cosa ha detto il campionato nelle prime tre giornate?
"Il Napoli, che ha iniziato la nuova stagione da campione in carica, ha dato una grande conferma con l'arrivo di giocatori importanti come De Bruyne e Hojlund. La Juve sta sorprendendo un po’ tutti segnando molto e Tudor che sta facendo un grande lavoro. Il Derby d’Italia l’ho raccontato da bordocampo e come sempre è stata un’emozione unica: sono rimasta davvero impressionata da Yildiz e il suo gol incredibile. Sono molto incuriosita anche dai nuovi progetti del Milan e della Roma. L'Inter, invece, potrebbe sembrare un po’ “in ritardo”, ma la rosa resta super competitiva, sono riusciti a migliorarla rispetto a quella dell'anno scorso. Se c'è una cosa di cui sono sicura è che questa nuova stagione di Serie A sarà ricca di colpi di scena e appassionante".
Il Napoli è la sua favorita per la vittoria dello scudetto?
"A oggi penso di sì vista la partenza, ma siamo solo all'inizio e mi aspetto tanti colpi di scena".
La campagna acquisti del Napoli è stata la migliore della Serie A?
"Probabilmente sì, ma non è l'unica squadra che ha lavorato bene: penso per esempio al Como, che continua a stupire tutti".
Cosa porta un fuoriclasse come De Bruyne al Napoli e alla Serie A?
"Parliamo di un giocatore fantastico, che ha vinto tantissimi titoli da protagonista in carriera. Un leader dentro e fuori dal campo che credo darà tantissimo al Napoli di Conte".
Si aspettava una Juventus a 9 punti dopo 3 incontri e capace di battere l'Inter?
"Il derby d'Italia è stato uno spettacolo sotto ogni punto di vista e come in tutti i big match è sempre difficile dire chi vincerà. Di sicuro, quella vista in queste prime tre giornate, è una Juventus diversa rispetto a quella della passata stagione: ancora più consapevole e affamata".
Quanto è stata importante la conferma di Tudor per questa partenza sprint?
"Igor Tudor penso sia il vero valore aggiunto della Juventus perché si sente i colori bianconeri addosso. Ce lo ha raccontato molto bene nella bellissima intervista che gli ha fatto Ciro Ferrara, ('Juventus, una parte di me') e che trovate in esclusiva su Dazn".
David, Vlahovic e Openda: le piace l'attacco della Juve?
"Sí, è un attacco di livello internazionale che consente a Tudor di poter optare su tante soluzioni diverse".
Yildiz e Adzic, 39 anni in due: il futuro della Juventus è giovane?
"Assolutamente sì, la Juventus ha in casa due gioielli. Ho anche già avuto il piacere di intervistarli, insieme a Bobo e Luca Toni, al termine del Derby. Le loro qualità sono chiarissime a tutti, ma oltre a questo, mi sono sembrati due ragazzi seri che sanno dove vogliono arrivare".
Si aspettava un'Inter così in difficoltà in questo inizio di stagione?
"Come per ogni nuovo progetto che inizia, penso ci voglia un po' di tempo. Siamo solo all’inizio del campionato e penso ci voglia del tempo in più per vedere la vera Inter. Sono però convinta che anche quest'anno i nerazzurri possano avere un ruolo da protagonisti in campionato e non solo. Ne parleremo tanto domani sera, in occasione della prima puntata del nuovo programma della domenica “Fuoriclasse” che si accenderà su Dazn nel prepartita proprio di Inter-Sassuolo con tanti collegamenti dal campo e dallo studio".
È così difficile raccogliere l'eredità di Inzaghi?
"Naturalmente non è semplice, per quello che ha rappresentato Simone Inzaghi per l'Inter in questi ultimi quattro anni. Adesso è cominciato un nuovo capitolo e bisogna andare avanti".
Con Lookman e Kone per Chivu sarebbe stato tutto più facile?
"Parliamo di due grandi giocatori, ma penso che comunque la società abbia lavorato bene. Sono arrivati dei giovani interessanti come Pio Esposito, Bonny e Sucic, ma anche un giocatore esperto e di assoluto valore come Akanji".
Allegri è tornato a vincere senza subire gol e di corto muso. Dove può arrivare il Milan? Solo qualificarsi alla Champions oppure…
"Sicuramente l'obiettivo per i rossoneri è ritornare in Champions League, poi chissà... Di certo non giocare le coppe in questa stagione può essere un vantaggio sotto questo punto di vista".
Qual è stato il primo pensiero quando ha visto il primo strip-tease di Allegri che si è tolto la giacca contro il Bologna dalla rabbia?
"Che ci era mancato tantissimo! Bentornato Max!"
Impressionata dall'impatto del quarantenne Modric in Serie A?
"Non si può parlare di sorpresa per un ex Pallone d’Oro come lui. È un piacere poterlo ammirare in Serie A".
Che ruolo possono recitare in campionato Roma e Lazio?
"Sono molto incuriosita da entrambe, considerato che si sono affidate a due maestri come Gasperini e Sarri. E poi, domani (in esclusiva su Dazn) c'è subito il derby, che sappiamo quanto può spostare in termini di ambizioni e morale".
Chi può essere la squadra rivelazione del campionato?
"Mi piace molto il Como di Fabregas: penso che possa migliorare ulteriormente il risultato della scorsa stagione. E poi, questo “calcio glamour” con tantissimi vip coinvolti che ha creato mi entusiasma tanto".
Vardy a 38 anni alla Cremonese dopo aver vinto la Premier è una bella "favola calcistica"?
"Assolutamente, ma la definirei più una 'favola rock', considerata la sua forte personalità e il suo modo di vivere le partite in campo. Mancava un profilo così in Serie A".

Chi può vincere il titolo di capocannoniere del torneo?
"L'addio di Mateo Retegui apre a tanti possibili scenari. Sicuramente Marcus Thuram e Dusan Vlahovic sono partiti molto forte, ma dobbiamo tenere d’occhio anche Moise Kean...".
Chi sarà il giovane rivelazione del torneo?
"Difficile oggi non dire Nico Paz: è davvero un talento incredibile".
Gattuso riuscirà a portare la Nazionale al Mondiale?
"Di sicuro Rino Gattuso conosce alla perfezione l'ambiente azzurro e può portare l'energia che ci serve per raggiungere l'obiettivo. Facciamo tutti il tifo per lui".