A Valdagno, in provincia di Vicenza, è crollato il ponte dei Nori dopo le piogge molto intense di questi giorni. Padre e figlio sono morti dopo che l'auto su cui viaggiavano è caduta nella voragine che si è creata. Si stavano recando a prestare soccorso alla popolazione danneggiata dagli allagamenti
18 aprile - 14:19 - MILANO
Live
Le piogge torrenziali che in due giorni hanno sconvolto la provincia di Vicenza hanno provocato anche la morte di due persone che si stavano dando da fare per assistere la popolazione colpita dal maltempo. Nella serata del 17 aprile hanno perso la vita Leone Francesco Nardon, 65 anni, e il figlio Francesco, 34 anni. Cercavano di raggiungere uno dei gruppi della Protezione civile passando in auto dal ponte dei Nori, a Valdagno. Ma sono precipitati in una vera e propria voragine che si era aperta nella struttura. Il loro veicolo, un monovolume Fiat Ulysse, si è schiantato nel sottostante fiume Agno. I loro corpi sono stati trascinati via dalla corrente, per essere recuperati dai sommozzatori dei Vigili del fuoco nelle ore successive.
ponte crollato, auto nella voragine
—
La Procura di Vicenza ha posto sotto sequestro il ponte dei Nori. Nel frattempo il presidente della Regione Veneto, Luca Zaia, ha proclamato lo stato di emergenza per le province di Vicenza e Verona. "È una tragedia impensabile - ha dichiarato Zaia - dove la terra è crollata sotto i piedi a queste due persone, che andavano a dare una mano e non erano dei curiosi". Il presidente ha aggiunto che "sono caduti in media oltre 100 mm di pioggia sull'Ovest Vicentino, con picchi a Valli del Pasubio (134 mm) e a Staro (191 mm), su terreni che da lunedì hanno assorbito già 70-120 mm di acqua. Abbiamo opere e necessità di fare una riflessione davanti a questa piovosità. Emerge il tema delle piene storiche, resta una delle fragilità e noi non possiamo abbassare la guardia. Il Vicentino crea sempre difficoltà e ci sono delle parti del territorio di cui siamo preoccupati come ad esempio il Piave che, quando arriva a piene importanti, cuba 5mila metri cubi al secondo, circa un palazzo alto 5 km, che è una cosa folle e noi non siamo in grado di contenerlo. Un altro tema è la fragilità degli argini, fiumi pensili che corrono sul piano campagna, gli argini sono il punto di debolezza del nostro sistema idraulico. Abbiamo spesso sfondamenti arginali e sono migliaia di chilometri di argini. Con l'alluvione del 2010 abbiamo realizzato un piano Marshall per mettere in sicurezza il territorio".
La Gazzetta dello Sport
© RIPRODUZIONE RISERVATA