Di fronte ad "una manovra a saldo
zero" Confindustria ribadisce  "la necessità di dotare l'Italia
di un piano industriale straordinario" con "tre direttrici di
intervento: investimenti, competitività e contesto attrattivo".
                                    
                                       
				In audizione sulla legge di bilancio lo indica il dg Maurizio
Tarquini che sottolinea "due vere urgenze complementari alla
manovra": la rimodulazione del Pnrr come "occasione per
assicurare quel sostegno alle imprese di almeno 8 miliardi
l'anno, per un triennio" che per Confindustria è "l'obiettivo
minimo"; e "ridurre il prezzo dell'energia" con "misure
immediate che non incidano sui saldi di bilancio" e "richiedono
unicamente la volontà di agire". Un terzo punto: fare "le
riforme a costo zero". 
                                    
                                       
				          
                                
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