Chivu: "Maturi e pazienti: bella reazione. A inizio cammino ero preoccupato, ora mi diverto"

9 ore fa 2

Il tecnico nerazzurro: "Nel primo tempo siamo stati un po’ leziosi ma nel secondo abbiamo aggiunto quello che ci era mancato. Calha aveva solo bisogno di ritrovare motivazioni"

Roberto Maida

Giornalista

29 ottobre 2025 (modifica il 30 ottobre 2025 | 00:12) - MILANO

La spinta ritrovata della Curva Nord, la reazione fragorosa dell’Inter. Non fosse stato per le parate di De Gea – quattro, sullo 0-0 – la partita si sarebbe incanalata molto prima nella direzione più logica, davanti alla Fiorentina più friabile di sempre. Il secondo tempo è stato un vero spettacolo, arricchito dal capolavoro di Sucic che diventa il decimo marcatore in nove giornate. Cristian Chivu può festeggiare sotto la pioggia con i capelli bagnatissimi, mentre San Siro lo acclama convinto, perché ha ottenuto dalla squadra la risposta che voleva dopo il brutto sabato di Napoli. Non era semplice preparare la serata, con i pensieri rivolti alla brutta storia capitata a Martinez e con la pressione della classifica addosso. Invece l’Inter è riuscita a dominare i propri fremiti e a riprendere la marcia con rinnovato slancio: il Milan è agganciato mentre Napoli e Roma tornano visibili a tre punti di distanza. Calhanoglu, migliore in campo e ora addirittura capocannoniere del campionato insieme a Riccardo Orsolini, ha parlato di "switch" per spiegare la grande serata, come se l’interruttore della qualità si fosse riacceso all’improvviso. Chivu invece osserva: "Era importante reagire dopo Napoli, direi che abbiamo tirato fuori una buona prestazione. Siamo stati maturi e pazienti a cercare i varchi giusti, per provare a destabilizzare la loro difesa. Magari nel primo tempo eravamo un po’ leziosi ma nel secondo abbiamo aggiunto quello che ci era mancato prima. Con questa vittoria riprendiamo il cammino".

fiducia

—  

Nell’intervallo ha dato la scossa senza cambiare uomini, aspettando più del solito per intervenire: "Non volevo scombinare gli equilibri anche se avevo pensato di sostituire un paio di calciatori. Poi però ho preferito aspettare perché ero sicuro che l’Inter avrebbe sbloccato il risultato. Non era facile battere la Fiorentina che si era messa tutta dietro. Il mio impegno è provare a facilitare il compito dei giocatori in campo. A volte ci riesco, a volte meno". Poi ammette: "Sto cominciando a divertirmi nel ruolo di allenatore. All’inizio dell’esperienza ero molto preoccupato, adesso invece sono più tranquillo. Ho capito che l’Inter ha il dovere di superare i momenti di difficoltà per portare avanti il sogno".

i singoli

—  

Uno dei meriti di Chivu è aver recuperato Calhanoglu: "La sua qualità non si discute. Da anni Hakan è uno dei migliori interpreti del mondo nel suo ruolo. Aveva solo bisogno di ritrovare le motivazioni e superare un momento difficile. Ora raccogliamo i frutti del lavoro di un grande centrocampista: quel tiro da fuori non è una cosa che provi in allenamento". Anche Bisseck ha superato l’esame da centrale difensivo, dopo le difficoltà di Acerbi e De Vrij. Chivu sorride all’esperimento, che potrebbe anche ripetere: "Lo avevo provato a Bruxelles ed era andato abbastanza bene. Ha le caratteristiche per giocare in quel ruolo: gli ho chiesto di non lasciare la profondità a Kean ed è stato bravissimo". Coccole meritate anche per Sucic, rilanciato nel momento giusto: "Sono felice per lui, è un centrocampista completo che può fare tutto, anche giocare come mediano in uno schema a due. Ha un motore importante e corre in una certa maniera, senza perdere lucidità e talento. Sta crescendo".

Leggi l’intero articolo