"È un passaggio che dovrebbe
preoccupare tutti - incluse le forze politiche che oggi esultano
per la sentenza - perché riduce ulteriormente i già ristretti
margini di autonomia dei Governi e dei Parlamenti nell'indirizzo
normativo e amministrativo del fenomeno migratorio. La decisione
della Corte indebolisce le politiche di contrasto
all'immigrazione illegale di massa e di difesa dei confini
nazionali". E' quanto scritto in una nota diffusa da Palazzo
Chigi dopo la sentenza della Corte.
"È singolare che ciò avvenga pochi mesi prima della entrata in
vigore del Patto Ue su immigrazione e asilo, contenente regole
più stringenti, anche quanto ai criteri di individuazione di
quei Paesi: un Patto frutto del lavoro congiunto della
Commissione, del Parlamento e del Consiglio dell'Unione europea.
Il Governo italiano per i dieci mesi mancanti al funzionamento
del Patto europeo non smetterà di ricercare ogni soluzione
possibile, tecnica o normativa, per tutelare la sicurezza dei
cittadini", conclude la nota.
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