Caroline Pagani: "Con Targa Tenco vince la poesia di mio fratello Herbert"

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L'artista premiata per il Miglior Album a Progetto con 'Pagani per Pagani': "Pronta per il secondo volume"

Caroline Pagani Caroline Pagani

13 ottobre 2025 | 11.51

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"Ha vinto l'arte di Herbert, la bellezza e la forza della sua parola poetica". Così all'Adnkronos, Caroline Pagani, attrice, cantante e autrice, commenta la vittoria della Targa Tenco 2025 nella categoria Miglior Album a Progetto per il suo doppio album 'Pagani per Pagani', dedicato al fratello, l'indimenticato artista Herbert Pagani. Un riconoscimento prestigioso che celebra un viaggio nella produzione artistica italiana e francese di Herbert, un progetto che, come spiega la stessa Caroline, nasce per "togliere dall'oblio un canzoniere di straordinaria forza e portarlo alle nuove generazioni". La consegna avverrà durante le serate del Premio Tenco, in programma il 23, 24 e 25 ottobre al Teatro Ariston di Sanremo.

Questo premio, racconta l'artista, "significa, prima di tutto, essere riuscita a farlo ascoltare. Se è stato votato, vuol dire che il disco è arrivato alla giuria e questo era un obiettivo primario. I testi di Herbert sono sempre attualissimi, molti sembrano scritti ieri. E dato che quest'anno il Tenco era dedicato alla memoria, è stato un modo perfetto per recuperare la sua discografia".

L'album, descritto come "fortemente desiderato, a lungo coltivato e autoprodotto", è frutto di un amore profondo. "La scintilla è la passione che ho sempre avuto per queste canzoni, le porto dentro di me da una vita", racconta Pagani. La sfida più grande? "Il coinvolgimento degli altri artisti. Non per loro, ma per il lavoro di direzione musicale: creare arrangiamenti moderni senza tradire l'originale e cucirli su misura per ogni interprete è stato un lavoro complesso ma necessario".

L'impegno artistico di Caroline Pagani non si ferma alla musica. L'8 e il 9 novembre sarà infatti in scena al Teatro Gerolamo di Milano con due suoi spettacoli, 'Mobbing Dick' e 'Luxurias', che esplorano figure femminili complesse. Il primo spettacolo, racconta, "è sul mobbing nell'ambiente dello spettacolo nei confronti delle artiste donne, quindi è un tema delicato, molto diffuso. Ma non se ne parla ancora abbastanza perché c'è timore. La paura di un'artista è quella di essere messa da parte, ghettizzata. In Italia, nel teatro, il 'Me Too' è emerso solo di recente".

Attrice, autrice, regista e ora cantante acclamata, Caroline Pagani trova nel canto una forma di liberazione: "Amo fare l'attrice, ma essendo un'artista indipendente finisco per occuparmi di tutto, ed è estremamente faticoso. Quando canto, invece, mi dimentico di ogni cosa. Posso concentrarmi solo sull'interpretazione, è quasi una forma di meditazione".

Uno sguardo, infine, al panorama musicale attuale: "Mi sembra ci sia un ritorno alla canzone d'autore, un bisogno di testi con uno spessore e storie da raccontare. Percepisco una tendenza a tornare a un cantautorato che presta attenzione ai contenuti". E dopo questo traguardo, cosa riserva il futuro? "Il volume due dell'album su Herbert", annuncia. "Ci sono ancora molte canzoni bellissime che non sono riuscita a inserire, soprattutto dalla sua discografia francese e le ballate che scrisse per lo sceneggiato 'Marco Visconti'".

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