"Il mio prezzo è uno stimolo per
la fiducia ricevuta da una società come l'Atalanta. Sono cifre
di cui a un ragazzo di 17 anni deve importare poco, devo pensare
ad andare in campo e giocare". Così Honest Ahanor, il mancino
classe 2008 pagato al Genoa 16 milioni più 4 di bonus, alla
presentazione ufficiale a Zingonia: ""Non ho paura, sono in un
ambiente fantastico con persone per bene. Posso contare sempre
su un appoggio. La Champions è una sfida che mi entusiasma, se
arriverà la accoglierò come merita".
"Sono qua per dare una mano alla squadra. La scelta di venire
qui è per il progetto adatto a me, la questione del ruolo è
relativa. Se serve che continui a fare l'esterno farò l'esterno,
altrimenti il difensore. Ho la caratteristica di appoggiare la
fase d'attacco comunque", spiega ancora Ahanor, nato centrale
difensivo nelle giovanili del Genoa. L'ex rossoblù, che ha
firmato per tre stagioni, racconta le proprie origini: "Sono
nato ad Aversa ma a 1 anno d'età ho seguito mia mamma a Genova.
Stavo in un'abbazia con un campetto a sette sopra: ci hanno
aperto una scuola calcio, ho chiesto di poter giocare con loro e
dopo tre anni sono andato al Genoa".
Infine, sul nuovo ambiente con un nuovo allenatore dopo aver
esordito sedicenne tra i professionisti con Patrick Vieira nel
settembre scorso contro la Juventus. "Sto trascorrendo giorni
fantastici perché vivo e lavoro con persone perbene, che mi
consentono di non pensare ad altro che andare a scuola e giocare
- chiude Ahanor -. Con Juric cerco di dare più dimensioni al mio
gioco e di diventare un difensore migliore: di lui ho subito
notato la grande intensità negli allenamenti. Per ogni ragazzo
sapere di andare dove si possono commettere anche errori è molto
importante. Mi trovo in una piazza molto importante, mi volevano
altre squadre ma appena ho sentito che c'era l'Atalanta non ho
avuto dubbi".
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