La bandiera nerazzurra: "Se Chivu vuole schierare il tridente deve cambiare assetto a centrocampo"
Beppe Bergomi legge il possibile tridente dell’Inter e invoca una sola parola: "Equilibrio". Logico: "Thuram a destra, Lautaro davanti e Lookman a sinistra: andrebbe trovata una squadra. Non discuto il suo valore, ovviamente: ha segnato più di 50 gol in tre anni ed è uno dei migliori attaccanti della Serie A. Ma trovare l’equilibrio è fondamentale". La bandiera nerazzurra, 757 presenze e sei trofei in vent’anni di militanza nella San Siro nerazzurra, vede così l’eventuale approdo dell’esterno d’attacco nigeriano ad Appiano Gentile.
Bergomi, come vede questo possibile tridente?
"Alta qualità prima di ogni cosa, e nessuno lo mette in dubbio, ma per far giocare quei tre bisognerebbe cambiare assetto a centrocampo. Con Gasperini, Lookman rientrava pochissimo in difesa. Con Chivu non bisogna immaginarlo a tutta fascia, è uno da spazi stretti e da conclusione in porta. In mezzo, invece, l’Inter ha numeri dieci… adattati. Soprattutto Calhanoglu e Mkhitaryan".
Un mediano di rottura servirebbe. Chi le piace?
"Frendrup sarebbe perfetto. Corre, recupera, tampona. Ecco, servirebbe un giocatore di questo tipo. A Genova, in un centrocampo a due, ha coperto tutto il campo per due stagioni di fila. Questo profilo qui sarebbe ottimo, alla Manu Koné della Roma o Khephren Thuram della Juventus, il fratello di Marcus. Giocatori fisici".
Lookman andrebbe a intaccare l’equilibrio, quindi?
"A livello tattico è un ragionamento da fare. Inoltre, quando tu prendi uno come lui, campione d’Europa League e con tre stagioni da doppia cifra in Serie A, di certo non sta fuori. E neanche Thuram e Lautaro. Mi chiedo: si può lasciare in panchina uno come Lookman due o tre partite? Per me è difficile".
Quindi l’assetto nerazzurro andrebbe rimodulato?
"Ripeto: io non discuto il valore tecnico del ragazzo, che è altissimo, bensì la quadra del sistema di oggi, che invece andrebbe trovata. La ricerca dell’equilibrio. Lookman è un giocatore da spazi stretti, non da allunghi alla Leao, ha bisogno di qualcuno che gli giochi molto vicino".
Sucic potrebbe aiutarlo in tale senso? Al Mondiale ha mostrato spunti interessanti.
"Mi sembra un ottimo innesto. E poi sì, in America ha fatto vedere ottime cose. Spero possa farlo anche in campionato. Come dico sempre: i giocatori vanno visti giocare a San Siro".
Pio Esposito è pronto?
"L'Inter aveva bisogno di una punta così fisica, in grado di incassare colpi e tenere il pallone. Tenerlo in rosa è un valore".
Capitolo difesa: per 40 milioni venderebbe Bisseck?
"Mi piace molto, è anche migliorato tanto nell'ultima stagione, ma per quelle cifre si vende. Impossibile dire di no".
Koni De Winter sarebbe un buon sostituito, in caso?
"Altroché, sarebbe perfetto. È fisico, bravo di testa e soprattutto veloce. All’Inter serve un centrale di questo tipo, capace di tamponare un contropiede in rapidità. L’anno scorso ha sofferto parecchio queste situazioni. La difesa è top, da Bastoni a De Vrij e Acerbi, per me il migliore di tutti, ma se Bisseck dovesse salutare allora ne prenderei un altro veloce. E De Winter lo è".